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LA COLLINA DEI CONIGLI regia di Noam Murro

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Arkantos     4 / 10  23/05/2020 20:26:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente, mi chiedo se i produttori della BBC abbiano sbattuto la testa contro il muro o contro lo spigolo del comodino per creare una serie così… Inutile. Perché qua non parliamo solo di una trasposizione non richiesta da nessuno, ma pure di un prodotto con lacune più che evidenti e addirittura sbagliato su più idee, ma andiamo con ordine.

ATTENZIONE SPOILER!!!

Prima di tutto, era necessaria anche solo una miniserie su Watership Down? No, no sia per il libro non particolarmente voluminoso sia perché il film, pur con qualche divergenza, sapeva mettere gli avvenimenti base e dare carattere ai vari personaggi; il confronto con la serie di fine 90, inedita in Italia, al momento mi è impossibile perché non l'ho vista, ma questa serie, dopo una prima puntata con più o meno i tempi di narrazione del film (e guarda caso è pure la migliore), dalla seconda in poi dilata talmente tanto gli eventi che feci pure fatica a guardarla e non è che dilata tentando di approfondire i personaggi (l'unico che viene un poco approfondito è Primula Gialla), dilata perché… Deve dilatare, non c'è una vera ragione per allungarlo così tanto. Aspettatevi quindi una serie piuttosto pesante che sfuma le poche idee inedite in vapore, e questo è il primo grande errore concettuale della serie.

Passiamo ora al secondo, il target: La Collina Dei Conigli è uno dei pochi prodotti con animali parlanti che richiede per forza di cose toni maturi e ciò ovviamente comporta anche violenza esplicita; sta serie ha tentato di edulcorare i toni riducendo al minimo il sangue e rendendo spesso i combattimenti poco chiari (ma su questo ci torneremo dopo), solo che si sono dimenticati di adattare al target pure i dialoghi, insomma, siamo nella classica situazione dove i bambini ci capiscono poco dai discorsi dei personaggi spesso riguardanti politica, religione e filosofia mentre gli adulti troveranno fastidiosi i toni più fanciulleschi su un racconto piuttosto pessimista.

Ora passiamo al vero errore: LA GRAFICA. Ora, comprendo che con poco più di venti milioni di euro non si possano fare miracoli, ma porca miseria, è uno scempio!
Lo stile della serie, oltre all'intro che cita Lotte Reiniger (una delle poche cose belle), fa l'occhiolino a quei prodotti con la grafica fotorealistica come Ga'Hoole o il film del 2014 su Capitan Harlock e fin qui non ci pioè, il problema è che la grafica in generale ricorda le demo grafiche della Playstation 3, già dieci anni fa sta grafica puzza! Figuratevi nel 2018!!! E non solo, magari sono strano io, l'effetto del pelo bagnato mi pare dannatamente innaturale, non a caso, inquadratura che mi ha fatto morire dalle risate, c'è il gabbiano Kehaar che attacca la conigliera nemica e a un certo punto arriva sta inquadratura dove fende la pioggia con le sue ali citando Ga'Hoole, ma gli animatori, rendendosi conto dei limiti del motore grafico, sfocano l'inquadratura quando Kehaar è vicino "all'obiettivo". Per non parlare del rottweiler, che pare coperto di lacca, c'ho più peli io che quel rottweiler rendetevene conto!
Inoltre, altro problema del film: i conigli (che alle volte paiono più delle lepri, ma vabbè) sono veramente simili tra loro, anche troppo, e ciò all'inizio mi rese un po' difficile capire quali fossero i buoni e quali no, per fortuna il cast di doppiatori in forma (l'elemento migliore della trasposizione) riesce a ovviare sto neo grazie alle voci caratteristiche.
Parlando invece di animazioni, finchè trotterellano… Ci sta. Magari camminano fin troppo tranquillamente pure nelle situazioni di pericolo, però riesco a passarci sopra… Ma a combattere? Praticamente dei peluche Trudi maneggiati da un bambino, legnosi e innaturali; per vostra fortuna/sfortuna molti combattimenti, se non ripresi dal montaggio da mal di testa, saranno fuori campo, quindi non avrete neanche la gioia di vedere per bene le ferite che subiscono questi pucciosi animaletti pelosi.

Insomma, passando al giudizio finale: no, non solo è un prodotto inutile e inutilmente logorroico, forse anche più logorroico dei miei commenti, ma è poco convincente, non garba a nessun tipo di pubblico e ha una grafica "muffosa"; anche per i bambini, fategli vedere il film del '78 (anche se la bastard.a Netflix, ovviamente, non lo ha messo nel catalogo), almeno impareranno a esclamare "levati dai cogl.ioni!" contro i bulli grazie a Kehaar.