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NEW ROSE HOTEL regia di Abel Ferrara

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Guy Picciotto     7 / 10  27/03/2007 17:55:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ambiguo, perverso,malato,frammentario,esile di trama,troppo corto per essere trasformato in film.Ecco il mio giudizio quando un paio di anni fa avevo letto il libro di Gibson da quale è tratto questo film.E mi sono ricreduto.
Ferrara gioca con lo spettatore,e si a quasi l'impressione che ci stia prendendo in giro...invece non solo gioca con lo spettatore,ma lo affascina,con bellissime sequenze eleganti e raffinate nonostante la loro perversione.Una recitazione sopra le righe,ma che deve essere così,Ferrara non utilizza effetti speciali,il futuro prossimo è appena accennato,di ciber,multinazionali,computer,virus e microchip si parla solo,senza mostrare.Il film mostra il lato nero di se,mostra in un lunghissimo fleshback i retroscena della storia,lo svolgersi e l'analisi stessa della storia tralasciata prima,mostra immagini solo all'apparenza gia viste,ma che servono per far capire.Dafoe e Walken sono due mostri sacri del cinema,e qui troviamo anche l'italiana Asia Argento nell'unico film forse della sua carriera dove è azzeccatassima.
Noir moderno sulla scia di strade perdute di david lynch, il film che decostruisce il noir, un film notturno, cyberspace senza esserlo fino in fondo ( Ferrara riprende solo dei piccoli chip e videofonini), intrigante, cupo, sporco, grande fotografia, negli ultimi 20 minuti è puro flusso di coscienza sui ricordi di Dafoe, l'interpretazione di Walken è di quelle che non dimentico, sopra le righe, che spara monologhi e battute schizzatissime ( stasera le ragazze vogliono fare zighete e zaghete), insomma per chi ha letto il raccontino cyberpunk di Gibson sa che Ferrara nonostante il materiale fosse insufficiente per girare un ora e mezza di pellicola ha tirato fuori cmq qualcosa di mai visto e per questo interessante. Il film risale al 1998 e lo reputo per ora l'ultimo film interessante che ho visto di questo cineasta.