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LA CAMERA VERDE regia di Francois Truffaut

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Crimson     9 / 10  19/04/2006 16:29:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un bellissimo film di Truffaut sul potere distruttivo della memoria e la relativa incapacità di elaborare il lutto, sulla scissione io/mondo e sull'ordine di idee sulla morte, o meglio, sui defunti.
Tutto ciò passa attraverso il protagonista, un uomo che in seguito alla guerra e alla morte della moglie si distacca progressivamente dalla vita e dai vivi per dedicarsi alla memoria costante e sempre più ossessionante dei cari scomparsi.
Come dice chiaramente la protagonista femminile ad un certo punto del film, Julien "è contro i vivi". Non è un personaggio positivo, anche se singolare e su cui comunque riflettere.
Probabilmente l'attaccamento alla vita stessa passa proprio tramite l'esatto opposto del suo ragionamento. Elaborare il lutto significa arrivare a concepire la sostituzione o comunque la compensazione della persona non necessariamente con un'altra persona (come fà l'amico della prima scena), ma anche con un altro modo di agire e di reinventarsi in rapporto al mondo esterno. E' la filosofia di vita degli esseri umani che continuano a vivere dopo un lutto, e la filosofia che anima l'esatto contrario del protagonista nel film: Cecilia.
Non si può distogliere il processo morboso di distaccamento dalla vita del protagonista. Perciò l'amore 'offerto' dalla ragazza non può mai essere condiviso da Julien.
Paradossalmente l'errore di Cecilia è di essere viva. Incredibile.