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PUNTO ZERO regia di Richard C. Sarafian

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lukef     8½ / 10  16/10/2011 16:53:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo ritratto di un'America piena di contraddizioni, un mondo in cui la filosofia "cowboy" sta lasciando lentamente spazio ad una società moderna e disciplinata, talvolta negando le sue stesse radici, altre mantenendosi nella forma e sottomettendosi nella sostanza.
Kowalski è l'eroe americano di un tempo, puro e che combatte per una giusta causa, ma che oggi si ritrova ad essere solo un emarginato; diviene così il portavoce di tutti coloro che non hanno più trovato la forza ne il coraggio di opporsi attivamente alla corrente dominante, che hanno solo saputo lasciarsi decadere nella degradante condizione di isolamento e nichilismo. Diviene così l'antieroe in una società dove gli unici valori ammessi sono quelli imposti dall'autorità, in cui l'intramontabile patriottismo è ora pilotato e oppressivo... che però si scuote di fronte alla notizia di un uomo che osa sfidare tutto, pronto anche a dare la vita per la sua battaglia.
La bellissima colonna sonora rock n' roll e tutti i significati ad essa sottostanti accompagnano accuratamente il rombo del motore V8 anch'esso libero, potente ed inarrestabile. Perché la Dodge Challenger non è una Ferrari o una Lamborghini, non è raffinata come una granturismo europea e fa schifo in pista... ma è rozza e brutale, corre sulla strada come nel deserto e non si ferma davanti a nulla. E' questo il west.
Davvero significativo il finale, dove si può ritrovare la maggior parte dei caratteri finora affrontati ed in cui ogni emozione (che sia rabbia, simpatia o speranza) si spegne inesorabilmente lasciando posto solo ad un retrogusto amaro; sembra dire "chissà, forse domani nessuno si ricorderà più nulla di tutto questo, ma ne è valsa la pena comunque".