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LA CONCESSIONE DEL TELEFONO regia di Roan Johnson

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marcogiannelli     7½ / 10  28/03/2020 19:51:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non tutti sanno che Camilleri, oltre ad aver scritto i romanzi sul personaggio di Montalbano, si è occupato di romanzi storici ambientati tra il 1861 e il 1900 (se non sbaglio), storie avvenute nella sua Sicilia su cui lui ci ha romanzato a modo suo.
Uno di questi è "La concessione del telefono". Conosco bene la scrittura di Camilleri e non mi ha deluso, anzi, ne è uscito un modo nuovo per lo scrittore di raccontare una vicenda a suo modo peculiare.
Nonostante il film sia molto didascalico, con una voce narrante che descrive tramite le lettere vari passaggi della storia che non vediamo palesarsi sullo schermo, il film ha un ritmo incalzante. Leggendo il romanzo pensavo non si potesse rendere sullo schermo questa tecnica narrativa, invece sono rimasto felicemente sorpreso.
Uno dei punti di forza, a mio avviso, è la regia di Roan Johnson. Non si accontenta di rimanere ancorato ad una regia scolastica e prettamente televisiva, ma le inquadrature sono più ricercate.
Non sto dicendo che fa Kubrick, ma ammiro chi non si accontenta di una pigra messa in scena tanto per accontentare le casalinghe.
La sceneggiatura (aiutata ovviamente dal testo) è brillante, tutti i personaggi hanno qualcosa di negativo o di nascosto, e lo stesso protagonista è l'archetipo di quello che Camilleri potrebbe definire "il siciliano medio". I personaggi sono stupidi, ma non intesi come quelli dei film di serie Z, ma sono personaggi umani, che sono mossi da interessi, che attuano sotterfugi per i propri vizi e le proprie idee. Diventano così dei character, delle maschere simil Calviniane.
E così tutto il cast funziona e gira alla grande, con tante scene che rimangono nel cuore e fanno divertire da matti (vedi la scena nel confessionale, o tutte le volte che il Genuardi viene accusato di essere un comunista).
Per quanto poi i dialoghi si capiscano, in linea di massima, tutti senza grossi problemi (ma da salentino è facile) forse una versione sottotitolata è più fruibile ad un pubblico un pò più eterogeneo.
Se vi piace Camilleri non resterete delusi. In ogni caso dateci lo stesso uno sguardo.