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GIOVANI regia di Luca Mazzieri, Marco Mazzieri

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Invia una mail all'autore del commento Vincenza'85 (Nemoli PZ)     10 / 10  24/02/2003 19:49:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra i film che ho visto, questo è senza dubbio uno di quelli che si distingue dal gruppo. Innanzi tutto i temi che tratta:l'eutanasia e l'aborto sono le uniche occasioni in cui si è ha la possibilità di decidere tra la vita e la morte, senza far rumore, cioè senza diventare notizia da giornale. Il film è senza dubbio un inno alla vita: Matteo che inizialmente voleva aiutare la madre, malata terminale, a morire perchè l'amava troppo e soffriva a vederla soffrire, alla fine non ce la fa, non riesce a staccarsene perchè in fondo lui ricambia l'amore materno più di ogni altra cosa; Juliette è invece di fronte ad una scelta di aborto e coraggiosamente decide di continuare la gravidanza, nonostante la sua giovane età, nonostante le minaccie dell'amante, nonostante tutto... E' davvero unico perchè non vediamo più i 'giovani dei mass- media', cioè il luogo comune che i giovani sono svogliati, egoisti, infragiliti dai vari disagi giovanili, irresponsabili... anzi qui appaiono i giovani capaci di fare scelte concrete, prive di compromessi, e soprattutto responsabili, molto più degli adulti: Matteo è molto più resbonsabile del padre, che ha abbandonato la madre, a cui non riesce ad avvicinarsi perchè ha troppa paura di questa responsabilità, di questa malattia, della morte... e Juliette è molto più responsabile dell'amante, un professore universitario egoista: infatti cerca di convincere, ma nel modo sbagliato, Juliette di abortire comportandosi in modo davvero scorretto, prima con la vendetta all'esame, poi con la violenza psicologica delle minacce e poi fisiche. Importante, a mio parere, è anche la musica che all'inizio sembra apparire solo in presenza di Juliette, poi, invece, si capisce che c'è solo quando i due protagonisti, pur sofferenti, con in mano una responsabilità forse prematura, hanno preso una ferma e giusta decisione. Le inquadrature, che possono lascire insoddisfatto lo spettatore, sono invece il modo più immediato per rendere la storia reale, perchè si ci concentra sulle vicende, sui temi trattati, più che sul modo da rendere la tecnica della ripresa più classica possibile. Questi giovani sono lo specchio di giovani che pur comportandosi da tali in quanto tali -non dimentichiamo la scena iniziale del ritorno da una festa, praticamente il giorno dopo-, ma coraggiosi e responsabili quando la vita gli presenta seri probblemi da affrontare. :-***