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A HISTORY OF VIOLENCE regia di David Cronenberg

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Tuko     4 / 10  26/12/2005 11:44:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il film di David Cronenberg entra di prepotenza fra le schifezze di Natale.
la banalità e la prevedibilità dei comportamenti di tutti i personaggi presenti, dallo sceriffo al protagonista nessuno escluso, un'accozzaglia sintetica di personaggi di derivazione televisiva incollati alla buona, non può prescindere dalla riuscita del film se non supportata come in alcune delle sue precedenti opere con un’architettura simile, da passaggi forzati fra coscienza ed incoscienza, nei quali la vita si svolge come un video game in cui si è manovrati dal proprio inconscio o dalla volontà di qualcun’altro. In questo caso il gioco non funziona,la “droga” del perbenismo non basta a rendere credibile una comunità uscita direttamente dal presepe di Natale, il tentativo del protagonista di assoggettarsi al Burattianio (inserirsi nella società) non appare credibile esattamente come il suo non esserlo stato prima. La sua trasposizione da angeli a demoni non è semplicemente netta e priva di sfumature ma sommaria ed artificiosa, distrurbante se inserita in uno spaccato di vita quotidiana, molto lontana dalla sottile psicologia con cui il regista aveva condito (alcune del)le sue precedenti opere.