caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

A HISTORY OF VIOLENCE regia di David Cronenberg

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Requiem     8 / 10  22/12/2005 10:10:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo film che appartiene al regista in ogni suo aspetto, ma che appare al tempo stesso molto insolito per lo stesso.
Cronenberg è un film che ci parla della violenza che fa parte della cultura americana, violenza che a un certo punto trasforma un buon lavoratore e padre di famiglia in un eroe e che al tempo stesso rivela un passato oscuro che riaffiora.
Violenza che diventa il solo e unico mezzo per liberarsi di questo passato.
Cronenberg fa in altri termini un film molto politico, che si accomuna agli altri per per le atmosfere, per quanto è inquietante e diretto, per l'assoluta aderenza nello stile rispetto agli ultimi film.
Se ne discosta invece nella linearità, nella sua semplicità, nella capacità del regista di fare un film di genere sui generis, fondendo noir, western e thriller classico, discostandosi radicalmente dai film americani odierni. Trovo anzi imbecilli gli accostamenti a Tarantino e simili, in quanto Cronenberg fa di proposito una pellicola completamente agli antipodi.

Sono dunque stupide le opinioni sul Cronenberg venduto al cinema commerciale, che si concede un film di sicuro successo. Il film è durissimo, crudo, senza concessioni allo spettatore. Apparentemente classico e con una trama già vista, in realtà molto + complesso e denso di significati, e sopratutto con momenti di grande cinema.
L'incipit è bellissimo e spiazzante, anche se poi ci fa aspettare un seguito completamente diverso. Ma nella mente rimane sopratutto il pre finale con un william Hurt cattivissimo ( e bravo) , sequenza vagamente lynchana di grande impatto.

E poi gli attori. Viggo mortensen è un po' un'incognita: la sua totale inesprissività risulta paradossalmente funzionale, anche se personalmente avrei scelto un altro protagonista.
Brava la Bello, e magistrale Ed Harris, in un ruolo da Oscar. Sarebbe un premio stra meritato.

Nel complesso comunque sarei cauto nel dare al nuovo Cronenberg il titolo di capolavoro o siimili. E' un bel film, spiazzante e violento, coraggioso nella scelta del genere, e forse una svolta nella carriera del regista. Preferisco comunque di gran lunga il Cronenberg dell'immenso "Crash".
maremare  23/12/2005 08:20:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
condivido in pieno il tuo commento

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER