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CATTIVE ACQUE regia di Todd Haynes

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The Gaunt     8 / 10  26/02/2020 21:44:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle prime cose che mi sono venute in mente è il tragico parallelismo con l'Ilva. Un'azienda che dà lavoro, diventando un tutt'uno con il tessuto sociale della comunità, ma dà anche la morte. Senza lavoro non mangi e crepi, con il lavoro almeno mangi ma con la probabilità di crepare a medio-lungo termine a causa di qualche forma di cancro, come nel primo caso d'altronde, perchè quando si inquina un ambiente intero, non è che i veleni distinguono fra chi è senza o con un lavoro. Il paradosso è evidente.
Nel caso di Dark Waters e della DuPont in particolare i numeri schizzano notevolmente più in alto, perchè questo è un colosso in piena regola e la sua storia parla di veleni, monnezza e morte. Talmente grande da essere praticamente intoccabile e capace di tutto per rimanere intoccabile ed impunibile, perchè come un cancro è infiltrato nel tessuto sociale non di solo di una singola comunità, ma di tutti coloro che usufruiscono dei prodotti. Quindi tutti, anche la casalinga di Treviso di morettiana memoria. Dato che forse, dico forse, solo con un'ipotetica class-action mondiale un'entità come la DuPont la puoi buttare giù, cosa può fare un avvocato per quanto bravo, di uno studio prestigioso a competere con un colosso? pur essendo un legal thriller, l'aula si vede poco. E' una battaglia caratterizzata dal logoramento dei contendenti, anzi di uno solo perchè l'altro non si vede mai, ma ne percepisci il potere. Un film fra i meno personali di Haynes, ma solido nella storia e ottimo nelle interpretazioni. Un bellissimo uso della fotografia che passa dai colori più accesi degli interni che contrastano con le tonalità grigie e gelide degli esterni, a sottolineare il malsano ed il malato di un ambiente corrotto dal cancro. Un signor film di Haynes, non c'è che dire.