quadruplo 7½ / 10 16/03/2007 21:01:29 » Rispondi Il graveyard of honor di Miike riprende la linea generale di quello di Fukasaku, cambiandone il contesto storico (differenza principale) e alcuni particolari senza comunque stravolgere la storia. Entrambi rappresentano la parabola di Rioko, un gangster violentissimo che va contro la regola base degli yakuza: la fedeltà assoluta al proprio boss. Qui siamo a cavallo degli anni 70 e 80: Miike ha deciso di far coincidere l'ascesa e la successiva caduta del gangster con l'andamento dell'economia giapponese (la bubble economy) dello stesso periodo.
Una delle migliori scene del film si ha nel finale con Rioko avvolto nella bandiera giapponese: la fine del gangster coincide con la fine del periodo d'oro dell'economia giapponese.
Forse in questo la parabola del protagonista è più accentuata (nell'altro, Rioko non aveva proprio un'ascesa marcata): quello che comunque pervade lo spettatore e un senso di amarezza e di compassione per la sua violenza, non di condanna. Se non avessi visto quello di Fukasaku il mio voto sarebbe stato più alto: Graveyard of honor è un ottimo film diretto da un ottimo Miike ma non offre tanto di più rispetto all'originale di quasi trenta anni prima.