Fausto89 10 / 10 15/09/2013 08:51:29 » Rispondi Il film più bello sulla vita religiosa. L'ambientazione gli abiti religiosi e anche i piccoli particolari delle inquadrature sono perfetti perché comunicano più dei dialoghi. Quando la Hepburn si toglie l'anello di fidanzamento all'inizio del film, alla fine del film toglie l'anello da suora per mostrare che inizia una nuova vita. Oppure dopo l'uccisione di una suora nel Congo viene inquadrato il petto nudo di un indigeno perché ha tolto gli amuleti pagani e si è convertito. I primi piani delle suore comunicano con lo sguardo più che con le parole perché c'è il grande silenzio, come quelle che abbassa lo sguardo quando tagliano la treccia alla Hepburn il giorno della vestizione, o quando lei deve tornare indietro sulla scala perché ha corso e un'altra postulante è dispiaciuta anche per lei.
Il film è stato girato a Brugge in Belgio col contributo dell'ufficio belga per il turismo e nel Congo belga. La casa della famiglia della suroa è abitata davvero dalla famiglia di un dottore e anche la casa madre della congregazione è la casa madre delle Agostiniane di Nostra Signora della Potterie (delle stoviglie) fondata nel medioevo per curare i malati. Le suore del film indossano l'abito delle Oblate dell'Assunzione che hanno permesso di girare alcune scene nel loro convento di Froyennes e hanno ospitato le attrici nei ruoli principali per vedere la vita religiosa dal vivo, ma la storia, realmente accaduta, è delle Suore di Carità di Gesù e Maria con la casa madre a Gent, la congregazione femminile più numerosa del Belgio, la prima che ha assistito i malati di mente e la prima ad andare nel Congo come missionarie.