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KIRIKU' E LA STREGA KARABA' regia di Michel Ocelot

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tarr97     9½ / 10  22/10/2020 13:54:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Francia ha sempre avuto una grande tradizione in animatori capaci e promettenti, E Michel Ocelot non fa eccezione, esordisce con dei bellissimi cortometraggi fatti con lo stop motion. in tarda età decide di esordire al suo primo lungometraggio con Kiriku', ispirato a leggende e fiabe africane. cosa è la fiaba prima di tutto? una metafora sulla vita e su i suoi insegnamenti, a differenza del romanzo d'informazione la bellezza delle fiabe è la sintesi, ogni personaggio a il suo carattere, ci sono delle metafore, simbologie e situazioni che per quanto surreali ci permettono di immedesimarci con quello che ci potrebbe accadere nella vita reale.
Kirku' è una storia ambientata in un piccolo villaggio africano, in che tempo, e dove non è importante la bellezza delle fiabe è che si tratta di una storia senza tempo possiamo essere nell'africana coloniale come possiamo essere nel africa attuale o futura.
"mamma mettimi al mondo" Il piccolo Kiriku' nasce già intelligente e con la capacità di pensare e di parlare. la madre del piccolo dice "un bambino che parla nel ventre di sua madre si mette al mondo da solo" il piccolo esce senza fatica dal ventre di sua madre riuscendo a togliersi da solo il cordone ombelicale. questo sono solo le prime delle straordinarie doti del piccolo Kiriku'. nel villaggio tutti gli uomini fatta eccezione per il vecchio del villaggio e lo zio di Kiriku' sono scomparsi, secondo le donne la strega Karabà avrebbe divorato gli uomini.
"Perché la strega Karabà è cattiva?" questa è la domanda che il piccolo fa più volte , dove la paura degli adulti e la superstizione creano un blocco , Kiriku' come tutti i bambini è curioso di sapere, si fa delle domande che lo porteranno sulla giusta strada che conduce dall' infanzia al età adulta, dalla paura alla verità.
SIMBOLOGIE E METAFORE : il villaggio è il centro della società, composta da adulti spaventati che non vogliono ascoltare i bambini e da bambini più grandi
che non vogliono ascoltare i bambini più piccoli ma che difronte ai cambianti dovranno ricredersi. il colore predominate è il beige simbolo di conservatori e quindi la superstizione degli abitanti e anche di monotonia, il villaggio senza uomini e acqua e quasi vuoto.
Capanna della mamma di Kiriku' colore predominate giallo, questo colore è il simbolo della vitalità ,conoscenza e intelletto. la capanna è quasi un ventre materno li Kiriku' muove i suoi primi passi. nella capanna c'è il letto e quindi la sicurezza materna, e una scodella e un mestolo, per mangiare e lavarsi, tutto quello che serve per sopravvivere. l'acqua è un bene primario come dice la madre
l'acqua serve sia per lavarsi che per sopravvivere e quindi non va sprecata, nella fonte maledetta è entrato uno strano animale che aveva sete con gli anni ha furia di bere si è ingrossato fino a diventare gigantesco, il mostro della fonte in qualche modo rappresenta l'ingordigia, il mostro lascia a secco tutto il villaggio facendo pensare che la fonte sia maldetta.
la capanna di Karabà, i colori predominanti sono il grigio: tristezza, malinconia
il nero: negazione della realtà, rifiuto di lottare, aggressività, morte. e il rosso: violenza, sofferenza, pericolo, rabbia, ambizione. la capanna di Karabà dentro è vuota come l'anima della strega che è attaccata solo ai suoi gioielli e la sua voglia di potere. i feticci della strega altro non sono che gli uomini del villaggio trasformati nei suoi schiavi. i nemici che le donne temono altro non sono che i loro mariti, fratelli, figli. il terreno di fronte alla capanna della strega è brullo e al passaggio della strega le piante muoiono. dove risiede il male la vita la bellezza muore, le piante e fiori ritorneranno una volta che il male verrà sconfitto. Karabà è una donna molto bella ma quando è in forma di strega i suoi occhi hanno un colore rosso e hanno una forma triangolare come quelli di un serpente rappresentazione del male che dimora in lei e della sua sofferenza, una volta tornata donna i suoi occhi tornano a essere neri col bordo bianco.
il tema della sofferenza di Karabà a varie interpretazioni, violenza contro le donne Karabà a causa di alcuni uomini malvagi che l'hanno immobilizzata e gli hanno conficcato una spina avvelenata nella schiena, anche quando è tornata normale , Karabà a dei pregiudizi sugli uomini che saranno superati grazie a Kiriku'.
la spina che da a Karabà il male e che viene tolta di Kiriku potrebbe essere una citazione alla guarigione degli indemoniati. Karabà non è malvagia in cuor suo ma un male esterno la sta comandando.
solitudine e tristezza: le sofferenze hanno portato Karabà a isolarsi e far crescere dentro di se odio verso donne e bambini desiderando di far a loro tutto il male possibile rendendola così una donna triste e sola.
Montagna del saggio: proprio dietro la capanna di Karabà si erge la montagna del saggio. per arrivare al bene più puro Kiriku' dovrà superare il male del regno della strega. nella caverna del saggio della montagna il colore predominate è l'azzurro:
comunicazione, pace , meditazione ,estroversione, divino. nella caverna del nonno ci sono dei tucani, il tucano è un uccello estremamente religioso,
in epoca barocca era simbolo di vicinanza a Dio e distacco dal mondo.
il nonno è sempre seduto ed è vestito di bianco simbolo della pacatezza, purezza di cuore, razionalità.
un aspetto particolarmente controverso del film sono le varie scene di nudo sia per i maschi nudi che i seni femminile che in alcuni paesi hanno censurato.
se ho voglia recensirò anche" principi e principesse" sempre di Ocelot . gli altri due film "Kiriku' e gli animali selvaggi" e "Kiriku' e le donne". non sono questo granché soprattutto a livello di cgi e di storia .