dagon 8 / 10 16/01/2020 22:19:02 » Rispondi Finalmente un film originale e diverso dal solito. Waititi si conferma un regista estroso e che persegue con integrità la sua visione di cinema. Un film surreale, poetico e delicato, che riesce a far coesistere ironia e dramma con grande equilibrio e sensibilità. Non è un film sulla Shoah, ma una satira focalizzata sui totalitarismi e su come sia facile manipolare ed esser manipolati, soprattutto da bambini, e con un forte messaggio che ti arriva quando magari avevi appena sorriso. Emblematica in questo senso la scena
della gestapo, che parte in chiave di commedia ironica ma che, via via, vira verso una grande suspense per poi tornare all'ironia con cui era partita.
Ottimo l'esordiente Roman Griffin Davis, ma tutto il cast se la cava benissimo, mentre riecheggiano echi di Wes Anderson. Un piccolo gioielo, a mio avviso.
kowalsky 18/01/2020 01:29:21 » Rispondi Condivido in pieno il paragone con Anderson