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THE LIGHTHOUSE regia di Robert Eggers

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  16/04/2020 11:23:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che Robert Eggers non sia un regista normale lo si era già ampiamente evinto dal suo notevole debutto, ovvero quel "The Witch" giustamente lodato un po' da tutti. In "The
Lighthouse" racconta nuovamente una storia di solitudine ed orrore, questa volta con protagonisti due personaggi respingenti, due uomini bloccati da una violenta tempesta su quello che è poco più di uno scoglio sul quale si erge maestoso un vecchio faro.
Un gigantesco Dafoe ne è il vecchio guardiano, un custode privo di scrupoli e arrogante nei confronti del suo novello aiutante (ovvero l' altrettanto bravo Patterson); umilia verbalmente il giovane compare a più riprese costringendolo ai lavori più infamanti. La lunga convivenza però assume velocemente nuovi risvolti trasformando in modo folle e radicale quel rapporto già distorto.
Girato in maniera sublime, in bianco e nero con esplicito occhieggiare all 'espressionismo tedesco, l'ultimo lavoro di Eggers è una discesa agli inferi costante ed inarrestabile, una disumanizzazione che trova terreno fertile tra i deliri alimentati da due menti tutt'altro altro che stabili rese ancor più pericolose dall' abuso di alcol.
Tra chiari omaggi alla letteratura gotica e marinaresca (splendido il lavoro fatto sul linguaggio), agli orrori lovecratiani e alla mitologia greca (Prometeo), Eggers eccede forse in qualche simbolismo ed in una narrazione non sempre fuida, riuscendo comunque a regalare allo spettatore qualcosa di assolutamente inedito ed affascinante, splendida voce fuori dal coro dei logori canoni dell' horror moderno.