.Kia90. 6 / 10 15/01/2020 11:57:19 » Rispondi Premetto che sono molto legata alle precedenti versioni di questa trasposizione (in particolare a quella del 1949) e alla luce di questo non è stato facile valutare in maniera oggettiva e distaccata il nuovo Piccole Donne. Di aspetti positivi ne ha sicuramente
L'approfondimento del personaggio di Laurie e del suo rapporto con Amy, una cura più attenta nella parte relativa alla morte della piccola Beth, la nascita del libro "piccole donne" come un vero e proprio flusso di scrittura incontrollabile (ma il romanzo non si chiamava "la mia Beth"?)
oltre agli evidenti aspetti tecnici come costumi e le prove della Ronan e della Dern. Ma ahimè sono più i lati negativi che catturano l'attenzione. Personalmente non ho gradito questo svolgimento a flashback, che rivela già all'inizio cosa le March sono diventate. Una scelta diversa e moderna senz'altro, ma che non permette allo spettatore di percepire la maturazione dei personaggi (quello di Amy in particolar modo). Steccata in parte la scelta del cast, in particolar modo quello maschile, Chalamet troppo ragazzino e Garrel improponibile, impacciato e fuori luogo come Bhaer (e anche fin troppo belloccio). Le musiche sono abbastanza anonime (da Desplat mi sarei aspettato molto di più) e il rapporto tra Jo e Bhaer trattato poco e male, a tratti malissimo
Per non parlare della scena di lei che lo rincorre sotto della pioggia per dichiarargli il suo amore, storica e fondamentale nel film, che qui si trasforma quasi in una parodia, la delusione che rimane non si può esprimere
Nel complesso non è un film da buttare e per chi non conosce le precedenti versioni è anche godibile, ma avendo altri metri di paragone questa pellicola mi lascia un po' l'amaro in bocca per ciò che sarebbe potuto essere e ciò che invece non è stato.