adrmb 7 / 10 06/01/2020 22:17:07 » Rispondi Ken Loach lo conosco ancora poco (ahia, mannaggia a me, presto mi recuperò anche i suoi film più vecchi) ma da quanto ho capito è sempre stato coerente e integro nel raccontare i disagi e le problematiche delle classi sociali meno abbienti.
Questo non fa eccezione, mi piace come continui il discorso - per me - iniziato con 'I, Daniel Blake': un ritratto in medias res di questa famiglia che si sobbarga ogni giorno tra sacrifici, debiti e impegni lavorativi facendo forza sulla propria unione, e improvvisamente si trova scaraventata in una spirale di avvenimenti imprevisti e distruttivi. Molto bello il modo in cui questo clkimax viene rappresentato, ponendo di fronte i cedimenti e le richieste più disperate delle singole persone di fronte al burocratico, freddo e meccanizzato mondo dei corrieri e consegne. Poco importa che a volte secondo me Loach calchi un po' troppo la mano con le s***** di questa famiglia (pure menato, eddai!), il film nel complesso ne esce fuori in maniera dignitosissima proprio in virtù di quella "integrità" di cui parlavo prima. Ah, neanche il finale sospeso m'ha fatto troppo impazzire, sicuramente lascia lo spettatore nel medesimo stato di incertezza dei protagonisti, però allo stesso tempo la mancanza di un finale netto (riusciranno a venire a capo di tutte le spese e i debiti accumulati?) rischia di infastidire.
(A un certo punto, una vecchia paziente della moglie canta quella che ha tutta l'aria di essere una ninna nanna traditional britannica; scopo del 2020: ritrovarlaaaaa)
kowalsky 13/01/2020 01:15:46 » Rispondi Prova con "Family life" e "Terra e libertà" due film molto diversi ma da non perdere