ragefast 7 / 10 01/02/2020 10:00:38 » Rispondi Nonostante le diverse voci negative, ho deciso comunque di vederlo una volta passata la psicosi generale dei primi giorni di gennaio.
Credo che il film sia stato esageratamente stroncato, nel senso che lo stile di Zalone è più o meno lo stesso dei film precedenti, cambia l'argomento (molto più spinto sul tema politico, non che i precedenti non lo fossero, però qui è il tema migratorio è costante) e c'è molta più parte musicale. Non è un capolavoro, sia chiaro, semmai a livello di storia perde qualcosa sicuramente rispetto a "Quo vado" e a "Cado dalle nubi" (quest'ultimo però aveva anche l'effetto "novità"), però, come detto all'inizio, non stiamo parlando di film diversi sia per stile che per qualità.
L'assenza di Nunziante? Marginale, si percepisce qualcosa ma come già detto ampiamente da altri utenti non è che sia stato perso Lynch, Fincher o qualche altro regista di questo calibro.
…il francese che chiama Macron e Zalone che chiama Vendola mentre cucina in mezzo ai trulli, una delle tante prese in giro che nasconde un fondo di verità importante
PS: D'accordissimo con chi dice che il successo di Zalone sia un enorme fraintendimento: l'italiano medio che riempie le sale ridendo, di fatto, di se stesso e della sua mediocrità.