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L'ENFANT - UNA STORIA D'AMORE regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot     8 / 10  18/12/2005 12:01:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vivere di espedienti, alla giornata, tra rifugi di fortuna e piccoli furti da trasformare in pasto o in qualche sfizio, un lettore cd=20 euro, una telecamera=400 euro, un bambino=5000euro... no aspetta... un bambino... non è la stessa cosa... o forse sì?
Ritratto di periferia sbandata molto duro dei Dardenne, che non lasciano spazio a pietismi o a facili empatie; non c'è evoluzione, redenzione, pentimento, presa di coscienza, non c'è nulla, solo una fredda istantanea.
Oltretutto la regia volutamente 'sporca', l'assenza di colonna sonora e la fotografia livida danno al film un taglio documentaristico che lo rende ancora più crudo.
Da vedere.
gerardo  08/01/2006 17:01:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be', anche tu hai detto tutto quello che c'era da dire sul film, ma in meno di 10 righe...
Il dono della sintesi...
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  08/01/2006 17:07:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie, volevo dilungarmi ma ero ancora un pò stranito dal film... diciamo che è la lectio brevis del tuo, molto + completo.
andreapau  24/01/2006 10:33:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bravo lot,hai colto l'essenza e degnamente motivato il tuo 8.pero',c'è una cosa che non mi convince sulle regie cosidette sporche.a mio avviso è una semplice questione di budget.a meno che non si parli di Von tryer!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  24/01/2006 11:00:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, non penso sia solo questione di soldi (von trier ce li ha e in effetti è un caso a parte). In fondo girare in questo modo dovrebbe rafforzare la presa sul pubblico e affondarlo maggiormente nella narrazione (anche in molti film d'azione la camera tende a inseguire in modo spasmodico e non pulito per lo stesso motivo); l'assenza di musica poi e l'audio in presa diretta, anch'esso non particolarmente ripulito, contribuiscono ulteriormente al realismo documentaristico, che poi funzioni o no non saprei dire, però penso gli intenti siano questi.
andreapau  24/01/2006 11:15:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sull'effetto documentaristico,ho i mie dubbi.basta guardare quark,per rendersi conto che la narrazione della realtà(ad esempio degli animali),avviene con tecniche di ripresa audio e video sopraffine,che nulla tolgono alla spontaneità dello svolgersi degli avvenimenti.ma hai idea di quanto costi un documentario?io credo che il budget sia fondamentale..e comunque con i premi- inganno di cannes,stiamo provvedendo ad una equa ripartizione del danaro.io leggo palma d'oro a cannes e volo al cinema...salvo atterrare miseramente!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  24/01/2006 11:25:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
va beh, ma con documentaristico non intendevo quark (è chiaro che per quel tipo di riprese serve tecnica); tu sei nel campo e ovviamente ne capisci di + però allo spettatore profano quella tipologia di regia 'non ovattata' sembra quasi una ripresa rubata, in stile giornalismo di inchiesta, poi ovvio che se i contenuti latitano l'effetto si annacqua.
Quanto ai premi sono abbastanza d'accordo comunque non penso sia così da buttare sto film.
andreapau  24/01/2006 12:00:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e ci mancherebbe!da buttare certamente no,ma conferirgli il premio piu' prestigioso che si puo' dare in europa,mi sembra veramente suicida..sia cinematograficamente che politicamente.lo ripeto,non lamentiamoci se poi ci dicono che siamo noiosi e spocchiosi.la sterile impopolarità mi da i brividi