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L'IMMORTALE (2019) regia di Marco D'Amore

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Gabe 182     7 / 10  16/04/2020 01:04:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ero molto scettico, ma alla fine questo spin off di Gomorra dedicato a Ciro di Marzio, detto l'immortale, convince.
In tutte le stagioni di Gomorra è sempre mancato un pezzetto di storia: quello dell'infanzia di Ciro di Marzio. L'abbiamo conosciuto agli ordini di Pietro Savastano, ne abbiamo seguito le gesta criminali in numerosissime puntate in televisione.
Marco d'Amore decide di raccontarci le storia in un film che passa per il cinema e che fa anche buoni incassi. Nel film, il corpo esanime del protagonista viene ripescato da una barca di pescatori, di nuovo in vita Ciro si trasferirà in Lettonia come intermediario tra i camorristi napoletani e la mafia russa. Giunto a Riga viene accolto da Bruno,lo sguardo tagliente ed al tempo stesso impenetrabile che l'attore Marco d'Amore rivolge a Bruno ci fa immediatamente comprendere che tra i due uomini esista un antico e sospeso contenzioso. E' solo durante il dipanarsi della storia attraverso l'uso sapiente dei flashback che lo spettatore potrà scoprirne le ragioni.
La regia è in perfetta linea con quelle televisive, di gente più esperta come Sollima o Comencini ed è sorretta da un direttore della fotografia altrettanto competente come Guido Michelotti.
Non ha il ritmo di Gomorra, è decisamente più lento, in particolare nella prima parte, ma non mancano le scene violente che hanno reso Gomorra celebre; né la durezza del linguaggio che è stato un altro elemento di forza della serie.
La prova degli attori è di buon livello e convincono tutti, come già si era confermato in Gomorra Marco D'amore nei panni dell'immortale Ciro è bravissimo, si porta sulle spalle l'importanza del suo personaggio e non fallisce.
In conclusione, un film apprezzabile, è andato anche leggermente sopra le mie aspettative.