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BROKEN FLOWERS regia di Jim Jarmusch

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Rollo Tommasi     8 / 10  05/04/2016 09:42:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Broken Flowers", di un consistente ed insolitamente comunicativo Jim Jarmusch, si presenta come un "Mamma Mia ! " in salsa road trip, ma visto dalla prospettiva del genitore ignaro, che, alla soglia dei sessant'anni, cerca di ricomporre i frammenti (o i cocci) di un'esistenza parallela e possibile che gli è stata negata.
Bill Murray, infatti, è un "dongiovanni" (il nome Don Johnston, più che un'ombra, quasi lo perseguita...) che viene abbandonato dalla compagna, ma scopre, attraverso una misteriosa lettera rosa inviata da una ex amante, di avere lasciato dietro di sè un figlio diciannovenne; grazie a questa sorprendente rivelazione, la deprimente deriva nichilista di Don si trasforma in una seconda occasione, che lo costringerà a formulare un bilancio della propria vita ripristinando il contatto con le vecchie cose e le vecchie conoscenze.
Murray si esalta in un ruolo a lui particolarmente congeniale, che richiede la sua consumata abilità di caratterista del "cinico", attutudine valorizzata da una sceneggiatura e da una colonna sonora coinvolgenti.
Regia a tratti sublime: Jarmusch rinuncia al sofisticato taglio di "Dead Man", per affidarsi a registri labiali più accessibili, ironici, ma senza quei pretenziosi sbuffi autorali che talvolta rendono pesanti e poco scorrevole le sue opere: in questo, il regista è aiutato da una storia finalmente interessante, che coniuga alla commedia "umana" tipica dei road movie, fatta di incontri con personaggi che calcano la scena come bizzarri elettroni vaganti, la sospensione dell'attesa per la soluzione del caso, che (SPOILER), però, è lasciata anonima. Non solo Don, ma anche lo spettatore, avverte, così, il disagio dell'accerchiamento delle molte Verità, che sono il risultato delle infinite interazioni con gli altri esseri umani.
Assolutamente un must!