ste.s 8 / 10 09/12/2005 14:07:41 » Rispondi Ma questo è un sito di cinefili? Date 10+ a harry potter e 2,5 a Broken flowers. BOH. Non idolatro Jarmush e non mi è sempre piaciuto; ho trovato questo film però molto ben fatto. E' una storia in cui viene raccontata con delicatezza (anche grazie alla recitazione di Murray), e senza sparare giudizi, la nostalgia. E il senso di sconcerto esistenziale di un uomo per cui la vita sentimentale (la vita tout cour) sembra essere stata un viaggio senza mettere radici. E adesso scopre la mancanza di un attaccamento. Ma senza avere il carattere e la possibilità di mutare. Il desiderio di paternità rappresenta questo sogno: un uomo vorrebbe avere un figlio, un affetto frutto stabile di altro affetto. Ma ciò che rende prezioso il film è che dipinge quadri, irresistibili e profondamente malinconici, di quattro diverse solitudini femminili. Donne che una stabilità l'hanno cercata e trovata, ma non sono felici. La famiglia e la stabilità non rappresenta, x Jarmush, l'antitesi "positiva" alla crisi del suo protagonista. Non è lui il "malato": la stabilità stessa è piuttosto un ripiegarsi e rinchiudersi in un recinto in cui forse ci sforziamo di coltivare affetti, ma in cui la felicità è raramente di casa. E' molto pessimista questo film: ma riesce a trasmettere allo spettatore, in ogni momento, una forte "pietas" nei confronti dei personaggi. Quando si è cercata la felicità e non la si è trovata, non si resta per forza senza speranza, ma soprattutto non si diventa per forza meschini. E' un bel messaggio. Agrodolce Jarmush.
marie 10/12/2005 11:08:16 » Rispondi Un film non mi ha lasciato molto, una storiella con belle donnette, niente di particolare.Jeffrey Wright mi ha divertito e per me ha fatto il film, anche se anche lui non è che abbia detto o fatto cose particolarmente esilaranti e originali. Cmq il tuo è un bel commento, complimenti.
ste.s 10/12/2005 12:31:50 » Rispondi che dirti? quello che mi ha trasmesso il film l'ho scritto, e non mi pare poco... Sì, ovviamente non ritengo che il valore o il limite del film siano le "belle donnette". Cmq anch'io ho apprezzato il tuo commento a Mary di Abel Ferrara. Io non sarei stato in grado di scrivere alcun commento su quel film!
Incentrato su di lui e non su loro semplicemente perché a: 1.è morto il marito 2.forse si è accontentata 3.è lesbica 4.lo odia (parte fatta malissimo, per allungare, secondo me)
ste.s 22/12/2005 10:03:50 » Rispondi ma certo che è incentrato su di lui, è uno solo il protagonista... Non so, cosa vuoi dire, che è un film maschilista? Guarda le cose dal punto di vista di un uomo. Ok Jarmush non è un genio come Truffaut o Bergman (o Almodovar...), che trattano la sensibilità femminile come fosse la loro
marie 10/12/2005 14:41:03 » Rispondi Scusami ma non l'hai trovato troppo troppo incentrato su un'unica azione? Ha qualcosa di angosciantemente (oltre a Murray) stagnante. Un uomo --- donna1 --- donna2 --- donna3 --- donna4... cosa ha per meritarsi un "magnifico"? Poi per me il film non è tanto su quattro donne non-felici, ma più su uomo e le sue compagne-mancate, con cui non è stato in grado di costruire nulla, che si trova (oppure no) con un figlio fantasma,che poteva benissimo essere di ognuna di loro. Aspetto che a me ha interessato, in quanto ritratto amaro di una società fragile e di una dilagante dispersione di energie, il-non impegno profondo verso la coppia sembra lo slogan moderno.
Veramente il commento a Mary è scritto molto con i piedi...cmq Grazie, non è stato facile riuscire a commentarlo!
ste.s 11/12/2005 12:21:06 » Rispondi sì è un po' "stagnante" ma il protagonista non compie un "percorso di formazione"; questo del mancare il respiro tipico del lungometraggio forse è il limite di Jarmusch in genreale, ma non lo vedo come un difetto... Magnifico no, il voto è solo un numero... Mi ha colpito molto quello che dici sulla coppia. A me pare che Jarmusch pure non dando giudizi sui singoli personaggi, non mettendoli al muro, abbia comunque un'idea precisa a riguardo. Fotografa quello che tu hai chiamato il non-impegno verso la coppia - per quanto forse esso sia parte di un contesto più ampio di carenza di fiducia nel costruire la vita e dare affetto, ne è sicuramente l'elemento di spicco - lo fotografa senza acquisirlo come uno slogan: assolutamente. A me pare che sia al centro della sua critica. Anzi, per questo il film risulta "angosciante" e claustrofobico. Il protagonista alla fine è imprigionato in una panoramica circolare.
Non so a cosa ti riferisci con "scritto coi piedi" per il commento su Mary: forse alla forma. Comunque i concetti sono molto interessanti!
marie 11/12/2005 19:07:59 » Rispondi Voto=giudizio non numero di un' equazione... ;) Sì stiamo dicendo la stessa cosa: l'astenia del protagonista è riscontrabile facilmente.Le coppie hanno sempre meno voglia o pazienza di fare sforzi per un rapporto, meno coraggio di affrontare un matrimonio, di fare un figlio. Perché farlo? Esiste la convivenza o ancora meglio ci si può innamorare anche una volta al giorno o vivere milioni di storie... Fino a quando non arrivano come Murray o Grant in about a boy a fare i conti con la loro deprimente incapacità di impegnarsi e allora si inizia a parla per condizionali "avrei dovuto regalartele io quelle perle" [in quell'attimo Murray era perfetto].
Sì la forma di quel commento era assolutamente pesssima! Grazie ancora.
ste.s 12/12/2005 10:26:25 » Rispondi Le perle... è vero, hai isolato uno dei momenti di veritò del personaggio. Secondo me ce ne sono diversi, nel film. Per il resto il tuo discorso è altissimo, son d'accorso con te - cmq non stiamo pià parlando strettamente del film. Magari di cose più importanti?... ;) Sul voto... sì insomma, non divento scemo se dico 8 e magari era meglio 7 o viceversa!! Però la tabella di equivalenza tra voti e giudizi mi era sembrata fatta a piffero. 8 non può essere "meraviglioso", meraviglioso è 10...
marie 12/12/2005 13:12:14 » Rispondi Abbiamo mai parlato di cose che riguardassero il film? :) Qui tra 7 e 8 c'è differenza,ma è un discorso che è inutile fare, invece sui giudizi legati al voto mi trovi quasi d'accordo. A 8 non si addice la parola magnifico.
kowalsky 17/12/2005 12:38:39 » Rispondi Ma questo non è un sito da cinefili... di quelli ne esisteranno al massimo una ventina E' un sito di persone a cui piace andare al cinema ed è ben diverso: infatti per molti il cinema è un disinpegno mentale e fisico esattamente come la musica Filmscoop sta diventando purtroppo come il festivalbar rispetto al lollapalooza, come Melissa P. rispetto a Dante Alighieri, come Nek al confronto dei Radiohead. Il voto basso a Jarmush dimostra tutto questo: una pigrizia mentale assoluta, per un mondo che ormai non vuole saperne di pensare