cash 6½ / 10 06/12/2005 01:00:00 » Rispondi Evviva lo scaz.zo. Eh sì, perchè questo film è il trionfo dello scaz.zo. ma di quelli tosti, anche. Diciamocelo francamente; il film in sè è del tutto trascurabile. Non è interessante, non è bello da vedere. E non è bello manco da sentire, dato che i dialoghi sono appena al di sotto di un testo musicale di Cristina D'avena. Ok, abbiamo il dongiovanni (fastidiosissima la citazione filmica iniziale, che roba scontata) che attraversa l'apatia dovuta al fatto di vivere all'ombra di se stesso, e di star pagando il prezzo di una vita libertina e lasciva con la solitudine. Sai che novità. E ci sono i 4 viaggi per andare alla ricerca dell'ipotetico figlio. Sai che novità. E ci sono gli indizi rosa come la lettera che ha scatenato il tutto, come se un qualunque oggetto rosa che sta in casa (voglio dire, tutti hanno qualcosa di rosa, no?) debba essere necessariamente ricondotto all'autrice della lettera. E ci sono le donne con le loro storie e avventure, abbozzate poco poco poco, tutte vagamente tristi e insoddisfatte, monito di una vita che non appena si stabilizza non val più la pena di essere vissuta. eccheppalle. MA c'è winston, uno che si fa i caz.zi degli altri esattamente come enrico papi, e che qualche momento divertente è pure in grado di elargirlo. e poi c'è lui, murray, che se è possibile è ancora più scazzato che nell'orrido "lost in translation". Non dice nulla, non comunica null'altro che apatia. Non ha voglia di fare nulla. tanto che viene da chiedersi quanto in realtà sia desideroso di sapere se realmente abbia un figlio; pare che sia spinto dalla semplice curiosità di capire ciò che sia rimasto di lui nelle altre. E in nessun caso è felice di quel che trova: non a caso l'unica frase che ripete a tutte è un atono "mi dispiace". Come se non bastasse, la regia è tremenda. Orribile. Continui scavalcamenti di campo schifosissimi, stacchi orripilanti e via discorrendo. Oltretutto si ha come la sensazione che il tipo lì, il regista, voglia allungare il brodo a tutti i costi, sottolineando le vari fasi del viaggio (e del relativo sca.zzo) con poetico intento, ma con l'unico risultato di spronare al sonno profondo. E il finale fa abbastanza schifo; ce lo vedrò solo io, ma murray spaesato in un incrocio che riporta un po'troppo all'uomo incerto smarritosi nel crocevia della vita mi ha ricordato il finale di castaway. E quindi fa schifo. Epperò il film è simpatichino, e soprattutto pieno di belle donnine. ma tanto fra 2 giorni non ricorderò di averlo visto...
Lot 06/12/2005 08:45:39 » Rispondi Pare che al casting femminile abbiano dedicato il 70% del tempo di lavorazione del film...
cash 06/12/2005 11:36:43 » Rispondi non capisco, una che mostra il **** non la trovi in 2 secondi?
Lot 06/12/2005 11:52:00 » Rispondi Quello sì, però il **** deve essere attentamente castingato.
norah 06/12/2005 10:14:44 » Rispondi ah é una cag.ata,che palle...
cash 06/12/2005 11:37:12 » Rispondi non è una cacata, ma restano le palle belle gonfie.. in dvd, in dvd.
Pasionaria 06/12/2005 10:28:29 » Rispondi Ehi, con un giudizio così negativo, senza almeno uno spiraglio di valore,lo valuti 6,5? Non capisco. Come mai la sufficienza piena ad un film che ti ha così schifato?
cash 06/12/2005 11:36:06 » Rispondi Non me ne capacito. Il problema è che non è un film da buttare, è carino, divertente e simpatico. IL fatto è che questo film è stato incartato on la patina di "film d'autore", etichetta che evidentemente non appartiene a broken flowers. In 2 parole: se il regista avesse seguito la strada dell'evasione pura tagliando tutti quei tempi morti, che sono davvero insignificanti, il film ci avrebbe guadagnato non poco. Sarebbe stata un'ottima commedia, invece è solo una sottospecie di film d'autore a metà (esattamente come lost in translation, che non sopporto).
maremare 07/12/2005 00:01:03 » Rispondi ehi ma guarda che questo è lo stile di jarmush
cash 07/12/2005 00:30:50 » Rispondi ho capito, hai ragione, ma a me il suo stile fa ******. mi ha fatto discretamente skypho anche gostdog.
priss 25/07/2006 14:06:23 » Rispondi giuro sui sacri ricci di lot bambino che non avevo letto questi tuoi arguti commenti questa mattina prima di scrivere il mio punto di vista!
a questo punto mi sembra chiaro che tu sei la mia altra metà della mela...
...tu sei chiaramente la metà col verme, ma pur sempre combaciante!
cash 25/07/2006 14:50:06 » Rispondi meno male che ho letto lo spoiler, ho evitato una fastidiosa ridondanza.
Pasionaria 06/12/2005 16:39:21 » Rispondi Sai, anche a me non è piaciuto Lost in translation, forse perchè avevo aspettative diverse. Beh, se questo è come l'altro, allora me lo vedrò in dvd.
cash 06/12/2005 18:18:49 » Rispondi ci fai un affare..
maremare 07/12/2005 00:09:08 » Rispondi anche a me lost in traslation ha abbastanza deluso. questo l'ho trovato più lieve e per niente noioso.
cash 07/12/2005 00:32:15 » Rispondi LIT è uno di quei film così paraculi che ti vien voglia di prendere a schiaffi la regista per 6 anni di fila. davvero, se gli togli tokyo e murray è una delle più sconvolgenti banalità del cinema.
kowalsky 06/12/2005 23:23:42 » Rispondi Lost in translation ha vinto numerosi premi ed è una storia minimalista di grande effetto anche perchè evita l'happy end corrente... praticamente uno dei film piu' sensibili intelligenti e acuti di questi anni... Poi io adoro Jarmush ma non mi permetto di giudicare un film che devo ancora andare a vedere
cash 07/12/2005 00:28:34 » Rispondi l'unico motivo per cui lost in translation ha avuto qualche sprazzo di importanza deriva dal fatto di essere ambientato in oriente. la stessa storia, con gli stessi attori ma ambientata a new york avrebbe rivelato quello che in realtà è: una *****. cambiare città ogni tanto fa bene, come mangiare la stessa bistecca che mangi da 30 anni non nella tua città ma, che so, a singapore. Se è uno dei film più intelligenti sensibili e acuti io non lo so, ma vado a rispolverare autumn in new york; magari mi è sfuggito qualcosa anche lì...
kowalsky 08/12/2005 20:49:32 » Rispondi E' un film che racconta in modo delicato due identità due persone che comprendono quanto la loro esistenza sia un fallimento, e scoprono che anche se si amano (o forse condividono soltanto il bisogno di empatizzare) non possono stare insieme a lungo perchè forse temono di cambiare il destino che hanno scelto. Non mi sembra un tema tanto risaputo e idiota, ripeto secondo me dovresti vederlo meglio: l'insoddisfazione nelle proprie scelte, e il fatalismo di non poter cambiare le cose è molto diffusa nella società contemporanea occidentale
ste.s 09/12/2005 14:18:12 » Rispondi trovo assolutamente perfette le parole di kowalski per dire il succo di LIT. Non stiamo parlando di capolavori del cinema, ma di gran bei film, difficilissimi da realizzare per la loro delicatezza, che si astengono con pudore da giudizi di massima, e soprattutto, che odorano di vero. Qualcuno si ricorda che se si vuole riuscire a raccontare la realtà con l'arte, prima occorre rappresentarla VIVA, poi eventualmente dare un "messaggio"?
kowalsky 17/12/2005 13:50:20 » Rispondi Grazie. In effetti consiglio a Cash di leggere l'ultimo Duellanti con ben tre pagine su Lost in translation, forse capirebbe qualcosa di quel film Ma non lo farà visto che odia ehm l'accademismo
cash 26/01/2006 14:20:38 » Rispondi duellanti lo leggo e non lo apprezzo proprio perchè si fa castelli in aria dalla mattina alal sera. memorabile l'incipit delal recensione di catch me if you can". E piantala; quel film l'ho compreso benissimo, non ho bisogno delal guida generale dei sentimenti. ma a voi piace qualsia si cosa che vi vendono come autoriale?
cash 09/12/2005 16:30:37 » Rispondi grazie per la lezioncina di cinema, se ne sentiva la mancanza. la realtà in questo film sarebbe rappresentata come VIVA? una sorta di viaggio iniziatico senile che sisvolge nel più improbabile dei modi con le più improbabili persone, povere macchiette stereotipate all'eccesso? Scommetto che avrai trovato l'idea di chiamare la ragazzina lolita una cosa geniale. Roba che il viaggio dei ragazzi in "stand by me" è 100 volte più credibile.
ste.s 10/12/2005 12:38:47 » Rispondi no ho trovato il nome di Lolita una debolezza come la citazione di dongiovanni iniziale... Cmq a proposito della realtà viva, il concetto sta nella sensazione che sia vera, non importa se noiosa o poco originale (questo film forse è poco originale ma non è noioso). Tu però mi parli di personaggi e situazioni improbabili. Che dire? Uno, che da Jarmusch non ti aspetti un film neorealista; due, che per me la sua bravura sta proprio nel rendermi credibili le situazioni più inverosimili!
cash 10/12/2005 14:02:47 » Rispondi non saprei. per me il limite più evidente (ma per me, sottolineo) è l'eccosso di didascalismo e i tempi morti che più che morti mi paiono stecchiti. capiamoci, io apprezzo più i lunghi silenzi che il boom boom fracassone di hollywood; ma se posso restare piacevolmente incollato allo schermo con la dilatazione di tempi di un bergman o di un ozu, non ce la faccio proprio con jar. i suoi momenti solitari, bucolici o introspettivi mi paiono più raccordi allungati all'eccesso che altro. E poi non è che fosse così inverosimile in sè la trama, ma un poco, come dire, trattata come altre, senza aggiungere molto di più a quello che già han detto film simili.
ste.s 12/12/2005 10:17:01 » Rispondi sì infatti... dev'essere proprio un fatto di percezioni. Io non l'ho proprio sentito il peso dei tempi morti; anzi, peggio, non ho proprio memoria di tempi morti. Ho seguito il film senza annoiarmi e mi era sembrato di entrare nel ritmo che secondo me era adatto alla storia. Per dirti se la penso davvero così o forse hai ragione tu, su questo punto, dovrei rivederlo... Ma per ora non ci penso ;) Sul fatto che non aggiunga molto ad altri film, non significa che sia un difetto. Lo sappiamo tutti che se un film aggiunge qualcosa è per trattare con stile forte e originale un tema che comunque qualcuno avrà già trattato in passato. E allora a quel punto avrai un capolavoro, un 10 stelle, come ti pare: Jarmush mi sa che non ne ha fatti e questo non lo è... ma mica bisogna metterlo al muro e sparargli per questo.
cash 08/12/2005 21:21:47 » Rispondi e bisognava vedere lost in transaltion per godere di una trama del genere?
maremare 07/12/2005 00:04:40 » Rispondi maddai le donnine... a parte Lolita e la segretaria lesbica (inzomma) le altre sono un po' incartapecorite.. jessica lange addirittura irriconoscibile
Lot 07/12/2005 08:52:40 » Rispondi pure la fioraia non scherzava... e la stone con lo stesso accappatoio rosa dalla figlia dove la mettiamo?
cash 07/12/2005 00:29:57 » Rispondi ma io mi riferivo a quelle 2, e chi le guarda quelle al di sopra dei 22 anni? la lolita aveva il **** che recitava da solo, la segretaria nulal di che in volto ma con 2 cosce da farti chiedere pietà solo a guardarle. e la fioraia, che carina...
ste.s 09/12/2005 14:20:07 » Rispondi che commenti pietosi, andate al cinema come al casino
mi scuso con te se sono spesso in disaccordo... è facile che lo sia, ma a volte faccio un po' come il grillo parlante di pinocchio: penserai che sono un rompi******** ma non è (sempre) vero
uh, veramente pensavo di essee io a starti suo conigli.. alla luce di questo potresti trovare i miei interventi sul forum un pochetto acidi... ma se siamo in disaccordo non è colpa nostra, no?
effettivamente sì a volte sembra che le tue polemiche siano un po' come dire costruite... magari poi come persona sei un pezzo di pane... non dico altro, mi viene il latte alle ginocchia... il buonismo non fa per me