kowalsky 6 / 10 27/11/2005 22:19:11 » Rispondi Ingiustamente distrutto dalla critica alla mostra di Venezia, questo film si è visto poco e male. L'errore è limitarsi a trattarlo alla stregua di un plagio (fin troppo evidente) con "Magdalene sisters" di Mullan. Vero, il film regge abbastanza bene nel primo tempo e successivamente perde tensione, diventando nel finale quasi una parodia del genere horror. Pero' mi sia concesso di segnalare oltre al climax torbido e lesbo-chic, almeno una sequenza di tragica bellezza: la fuga di una ragazza inseguita e sbranata da dei feroci cani. Nelle sequenze piu' meditative, incerte tra un tono tenue una sobrietà rara e un certo accademismo barocco (gli interni dell'istituto, le prove di danza), e nell'amore tra due ragazze, si coglie qualcosa del Picnic a Hanging Rock di Weir, accentuando una sua femminilità inconscia. Pero' è anche vero che i buchi della sceneggiatura non riescono a comporre un mosaico credibile, e alla fine il tema del film (suppongo al di là dello script interiorizzato nel bisogno di "vincere" per osteggiare e chiudere definitivamente con tutta la disciplina retriva, quasi jugendleben, del contesto) viene tradito e ci resta soltanto l'iconizzazione trash della nostrana Eva Grimaldi, aguzzina saffica, con abuso di silicone in abbondanza Il dubbio potrebbe essere: cosa ha veramente voluto fare Irvin e cosa ha temuto di fare? In ogni caso un film non riuscito, ma nemmeno un Magdalene di serie b come ha impropriamente definito qualcuno
kowalsky 05/06/2007 02:16:12 » Rispondi Ah dimenticavo da qualche parte ho sentito che la sceneggiatura era di Lattuada, e che il film avrebbe dovuto dirigerlo lui. Penso ci avrebbe guadagnato alla grande, "La cicala" resta un bellissimo canto del cigno