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LE MANS '66 - LA GRANDE SFIDA regia di James Mangold

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Elmatty     9 / 10  18/11/2019 22:59:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ford VS Ferrari, questo è il titolo originale.
Questo è un film western.
Si, esatto, Mangold riprende quello che aveva fatto con Logan e lo porta nel mondo delle corse.
Ogni situazione è un duello:
Il duello tra i due protagonisti.
Il duello tra l'uomo e la macchina.
Il duello tra gli avversari in pista.
Il duello tra Davide (Shelby) e Golia (Ford).
Un film non facile da girare eppure il regista riesce nell'impresa di farci entrare nel mondo delle corse di Le Mans di quel periodo, e in special modo di farci respirare quell'atmosfera di sfida costante che impregnava l'ambiente.
E' una visione americana della vicenda, quindi non stupisce che la controparte italiana sia stata un po' messa in ridicolo nonostante ci sia una sorta di rispetto nei confronti delle Ferrari, peccato che Enzo Ferrari sia stato poco approfondito nonostante l'ottima interpretazione di Remo Girone.
Ma d'altronde è un film di Hollywood americano e si schiera dalla parte per lui giusta, così come se fosse stato un film italiano la parte Ferrari sarebbe stata esaltata.
La pellicola innanzitutto è scritta davvero bene, approfondisce i personaggi e li fa brillare di luce propria, scorre che è un piacere e da il giusto spazio ai personaggi ed alle vicende.
Inoltre, a parte qualche parte romanzata, è molto fedele alle vicende reali accadute in quel periodo.
I protagonisti sono Shelby e Miles, con dei magistrali Damon e Bale, due uomini in cerca di riscatto che rischiano il tutto per tutto.
La protagonista è la mitica e bellissima Ford GT40, un'emblema della storia automobilistica, ancora oggi riproposta con una nuova serie dalla Ford, in vendita in America come auto stradale.
Assistiamo alla sua nascita, poi lei si evolve lungo il proseguo della vicenda come un qualsiasi protagonista umano dei film, ha una sua identità, la vediamo che prende forma piano piano.
I protagonisti sono Shelby e Ford dove il primo segue un sogno e guarda al lato romantico delle corse mentre il secondo pensa al mero profitto, alle vendite.
La protagonista è la 24 Ore di Le Mans del 1966 con quel'orologio costantemente inquadrato (anche qui tipicamente Western), le sue curve e i suoi rettilinei, dove per conquistarla un pilota doveva andare oltre il suo essere, oltre il suo stesso limite.
E' un film di protagonisti, non esistono ruoli secondari e le auto hanno un ruolo determinante.
Tecnicamente è stupendo.
La regia di Mangold è perfetta nel catturare l'adrenalina durante le corse e nel catturare l'anima dei protagonisti nel bene e nel male.
Pochi effetti speciali ma estremamente camuffati.
Fotografia ottima.
Sonoro STREPITOSO, il rombo dei motori che costantemente impregna la pellicola, lo stridio delle gomme. Incredibile.
Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è che le scene con gli attori italiani siano state girate in italiano originalmente, così "Italianità" dei personaggi è ampiamente rispettata.
Un film che consiglio a tutti appassionati e non, ha una bellissima storia di amicizia, competizione, rischio, battaglie, amore.
Molto coinvolgente anche per chi, come me, conosce la storia vera e come sarebbe andata a finire.
Grande prova degli attori in gioco Bale leggermente meglio di Damon ma sono in apparenza, i protagonisti che devono interpretare hanno caratteri opposti ma lo stesso sogno, Girone ottimo Enzo Ferrari per quello che è comparso in scena (troppo poco a parere mio).
Ottima la protagonista della pellicola, la Ford GT40.
Andatelo a vedere, non ne rimarrete delusi.