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UNA MOGLIE regia di John Cassavetes

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badovino     10 / 10  15/11/2006 02:35:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma guarda un pò cosa ci combina quel genio di Cassavetes! Un'opera completa ancora una volta. Anche qui, il regista si affida ad un tipo di regia molto particolare che va a tradursi in immagini documentaristiche e realistiche. Gli attori imrpovvisano ed è un piacere immenso vedere recitare i grandi Peter Falk e Gena Rowlands che sono i protagonisti di questo film e gridano, parlano, si abbracciano, si picchiano, si amano, piangono, ridono... tutto come se stesse davvero accadendo lì...sulla scena. Interpretazioni mirabili e da far sverminare i piccoli e meschini attori holliwoodiani. La storia tratta, come per "volti", il rapporto di un uomo e una donna, le loro frustrazioni, i loro desideri. Lei è espansiva, ama la vita, ama le persone e forse è un pò matta...o almeno strana, Nick invece è un italoamericano che lavora in cantiere assieme ad altri italoamericani e afroamericani, ha un carattere molto suscettibile a causa del lavoro intenso che è costretto a fare per portare il pane a casa. Il punto focale è l'improvvisa pazzia di Mabel, sua moglie, che non identificandosi nel mondo che la circonda, con gente ipocrita che non ammette stranezze e gesti fuori posto come un abbraccio o un sorriso senza motivo, con un marito nervoso e sempre assente, con tre figli da crescere...non rispecchiandosi nella dura realtà della vita, finisce per costruirsi una sorta di guscio protettivo e si chiude nella sua pazzia alterata. Nick sarà costretto a portarla alla neuro e ne uscirà solo dopo sei mesi. Immagini intense tolgono il fiato. Il film è lento ma di una lentezza godibile e che, strano a dirsi, ti inchioda dall'inizio alla fine. Il rapporto difficile tra un genitore e i figli, la denuncia sociale ad una società che mette in un angolino gli italoamericani, afroamericani e tutte le razze emigrate povere e stereotipizzate, il difficile confronto con l'altrui comprensibilità. Un gran film, degno del regista americano.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/01/2007 21:57:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai già detto tutto tu benissimo. Del film ho un ricordo troppo vago, ma lo trovai bellissimo. E condivido il tuo amore per il cinema di Cassavetes, a cui tanti autori di oggi (kassovitz, Jarmush, Ferrara, Solondz) devono qualcosa
badovino  20/01/2007 18:45:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Completamente d'accordo con te. Sebbene sia un peccato che un tipo di filmografia di questo stampo sia messo sempre un pò da parte. L'esperimentazione purtroppo è dei coraggiosi e di coraggiosi in giro, nel mondo cinematografico, non ce ne sono molti....per fortuna qualcuno si. Ciao...