caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE IRISHMAN regia di Martin Scorsese

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Gabe 182     7 / 10  24/03/2020 01:07:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buon film, il nuovo film di Scorsese mi ha convinto, ammetto che mi aspettavo qualcosa in più e mi aspettavo di dargli più di 7.
Me lo sono riguardato ben due volte (la prima tutta di un fiato, la seconda spezzetta in due volte) in modo di capire alcuni dettagli che mi erano sfuggiti e magari di rivalutarlo, ma il risultato complessivo non è cambiato.
Del film ci sarebbe tanto da dire, e d'altra parte in un modo o nell'altro la durata di tre ore e venti circa lo pretenderebbe, nel bene o nel male.
La sceneggiatura non desta meraviglie ma è saporita: il punto di forza è mostrare, limpidamente e credo consapevolmente, come mafia, capitalismo, politica imperialista, stragi di stato, siano tutte facce della stessa medaglia e, piaccia o non piaccia, tutte espressioni dell'American Dream: sognate pure quanto vi pare, ma sappiate che niente è più marcio della politica statunitense e dei ceti criminali che la sostengono, e i film di Scorsese – dei quali questo è il barocco compendio – ce lo hanno mostrato spesso: niente si distingue da ciò, niente si salva: è solo una lotta tra spietati, per ragioni profondamente immorali, con esiti sempre dannosi. I suoi protagonisti sono perciò al tempo stesso mafiosi, killer spietati, grandi imprenditori, finanziatori di colpi di stato e così via.
Su molti aspetti The Irishman è un film lento e abbastanza stanco, che riflette la stanchezza di Scorsese e che, tuttavia, non stanca, nonostante tre ore e mezza di flashback di ricordi dell'Irishman-De Niro ridotto in carrozzella.
E' un film da guardare con una certa concentrazione, ci sono molti intrecci: storie, personaggi che si intrecciano tra di loro, non è un film da guardare in qualsiasi momento.
Gli effetti di ringiovanimento digitale non sono sempre al meglio, soprattutto nella parte iniziale del film, ma secondo me non sono nemmeno così male come qualcuno dice.
Il cast non penso abbia bisogno di tante presentazioni: parliamo di mostri sacri del cinema mondiale: De Niro, Joe Pesci, Al Pacino e in forma minore ma comunque presente, il buon Hervey Keitel. La prova dei nostri protagonisti è comunque di alto livello, e seppur con la loro età, riescono a convincere e a realizzare una prova d'altissimo e grandissimo livello. Un applauso va comunque anche al resto del cast, Graham, Bobby Cannavale, Ray Romano ecc hanno realizzato una prova convincente.
Un testamento politico e poetico, il viale del tramonto dei nostri bad boys, il finale poi si supera con una sequenza struggente e di grande significato.
Non memorabile come film e inferiore a Casinò e Quei bravi ragazzi, ma comunque di buon livello, una visione per gli amanti del genere Gangster Movie e non solo è consigliata.