a cominciare da Genko, probabilmente un omaggio all'ispettore Ginko ddi Diabolik, passando per il coniglio di Donnie Darko, alla fotografia e ambientazioni in stile Sin City
L'impatto visivo, tra taglio delle inquadrature e fotografia, colpisce subito e cattura per tutto il film
in alcune scene sembra davvero di esser in auto accanto a Tony Servillo o di fronte a Dustin Hoffmann
Anche se il gioco di incastri, alla fine di tutto, non è neanche particolarmente originale o geniale, l'ho trovato troppo (ed inutilmente) ingarbugliato... il regista ha voluto strafare non raggiungendo il livello de "la ragazza nella nebbia". Valentina Bellè, come già scritto da altri, non si capisce se non sa proprio recitare (espressività zero) o è stata anche doppiata male: a volte neanche si capisce cosa dice.