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DANZA DI SANGUE regia di John Malkovich

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  19/12/2006 22:01:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Xavier Bardel ha una sola espressione facciale, bolsa come quella di un merluzzo congelato, talmente imbarazzante nella sua goffaggine da desiderare al piu' presto che sparisca dallo schermo: ci aggiungi un paio di baffetti e una riproduzione stereotipata del Perry Mason televisivo (gestualità e movimenti quasi uguali) e ti trovi un novello (?) Oliver Reed che pretende di fare Raymond Burr.
Disgraziatamente Malkovich, per il suo esordio registico, l'ha scelto come attore principale.
Si tratta di un film insolito, in bilico tra spy-.story e dramma sociale, certo non originale ma ricco di trovate spesso sorprendenti.
E' cinema mainstream, non l'avrei mai creduto possibile con Malkovich alla regia, ma non è il caso di essere poco indulgenti per questo.
Purtroppo l'anello debole è Bardel: pollice verso per questo buffone
E il film?
Dopo una prima parte assai tediosa, dove emerge la sempre brava Morante stavolta troppo altera e "italiana" per il ruolo, si sente la mano di un regista che si farà: da antologia la sparatoria delle "false ragazze in kilt" e soprattutto i fuochi artificiali che sparano messaggi in codice per tutto il giorno (come nel discusso "la vergine dei sicari").
Peccato che alle belle immagini (talvolta) non sia supportata una sceneggiatura altrettanto credibile ed efficace: insopportabile per es. l'odissea della protagonista da un carro all'altro, sembra di rivedere la patina di "prima che sia notte" e come se non bastasse c'è già Bardel (non è sufficiente?).

Eppure funziona. Come mai visto che è il trionfo dell'ovvio? La sua coralità o spettacolarizzazione? Forse.
Del resto un film che si chiude con "who knows were the time goes?" di una meravigliosa Sandy Denny non puo' essere semplicemente etichettato come il "topaz" del duemila.

Estraggo dal mazzo il mio 6 politico tollerando anche Bardel-merluzzo a cui auguro di non finire nel mio piatto la prossima voglia che avro' voglia di pesce