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GRAZIE PER LA CIOCCOLATA regia di Claude Chabrol

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kafka62     7½ / 10  09/05/2018 14:29:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quelli che si aspettavano un qualche colpo di scena finale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER saranno forse rimasti delusi, ma chi conosce bene Chabrol sa che il regista francese preferisce alla suspense hitchcockiana la descrizione degli ambienti e la psicologia dei personaggi. E in questo, "Grazie per la cioccolata" è un film semplicemente perfetto, grazie anche all'efficace essenzialità del montaggio, alla raffinatezza della messa in scena e alla ottima recitazione degli interpreti. Claude Chabrol ha uno stile inconfondibile, che si potrebbe riconoscere tra mille, alieno dai virtuosismi tecnici del cinema contemporaneo eppure così attento alla composizione geometrica e pittorica delle singole inquadrature da farne quasi delle opere d'arte autonome.
E poi, naturalmente, c'è Isabelle Huppert, che, alla sua ottava collaborazione con Chabrol, è diventata quasi un alter ego del regista. La sua Mika

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER è personaggio di affascinante e algida ambiguità, che, dietro alla sua maschera apparentemente impenetrabile, lascia intuire abissi di dolore e di disperazione. Solo alla fine del film, quando già scorrono i titoli di coda, la Huppert ci concede un lungo, meraviglioso, piano sequenza in cui le lacrime finalmente scorrono sul suo volto, prima di regredire in una emblematica posizione fetale, vicino ad un altrettanto simbolico copridivano a forma di ragnatela, che rimanda alla inestricabile complessità della trama.