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DIARIO DI UN LADRO regia di Robert Bresson

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eizenstein     8½ / 10  13/10/2008 00:15:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente un bel film, all'antezza del grande cinema di quell'epoca.
Le riprese in mezza figura del protagonista esprimono la contraddizione tra l'apparenza tranquilla, ordinaria e borghese del volto, con le azioni spregevoli delle mani di un ladruncolo.
Non vi è un giudizio morale ma solo fatti ed azioni, Michel ruba e basta, così come gli altri agisono in base a quello che il destino ha stabilito per loro. Rubare diventa l'unica preoccupazione e ci si rende conto da quele prospettiva il protagonista veda le cose. Bene e male non esistono, solo fatti e persone. E poi tutto è enigmatico, come il finale.