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C'ERA UNA VOLTA A... HOLLYWOOD regia di Quentin Tarantino

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Thorondir     8 / 10  30/03/2020 15:10:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film forse mento tarantiniano nello stile e quello più tarantiniano nei contenuti, dal citazionsimo ormai esibito, alla rilettura in chiave post-moderna del cinema passato. Tarantino porta sul grande schermo diversi personaggi e in particolare l'attore (Di Caprio) e lo stuntman (Pitt) servono al regista per mettere in scena l'epopea della Hollywood di fine anni '60, quella immersa nel proliferare del movimento hippie e del ripiegamento interno a causa del fallimento in Vietnam. Il film dilata i suoi tempi (già avvenuto con The hateful eight) e soprattutto ci mostra un Tarantino che mai come ora gira principalmente con se stesso, con un montaggio più lento del solito e una nostalgia di fondo che anche se non esibita lo rende il suo film più drammatico.
Uno sguardo nostalgico ad una Hollywood meno "contaminata" dell'attuale, quella dove non si sbancava il lunario (se non per pochi), di produzioni minori e cinema di genere così tanto amato da Tarantino. Non mancano concessioni al suo classico stile (il finale ne è esempio).

Forse il film più strettamente personale di Tarantino, di sicuro quello che più può dividere i suoi fan perchè tenta un gioco diverso con uno stile diverso e con un approccio forse definitivo a come Tarantino intende il cinema dell'attualità.