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IL MOSTRO DI ST. PAULI regia di Fatih Akin

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The Gaunt     8 / 10  21/03/2020 20:05:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film come Il mostro di St.Pauli potrà avere tutti i difetti che si vuole, dopotutto nulla è perfetto, ma bisogna dare atto ad Akin di farti sentire la bruttura di persone e contesto sulla pelle. Viene naturale un senso profondo di repulsione, dal piccolo e opprimente appartamento di Honka al Golden Glove, luogo di un'umanità disperata che non cerca redenzione e non fa nulla per trovarla. Relitti umani al quale la figura grottesca di Honka funge quasi da spazzino che preleva gli scarti, li disseziona e li conserva come una discarica. Una socialità dove l'alcool è l'unico tramite di contatto fra le persone, l'unico modo per instaurare una socialità distorta. Akin rende repellente e malsano ogni cosa, specialmente gli approcci ed i rapporti sessuali all'interno dell'appartamento di Honka. Non c'è erotismo perchè non può esserci erotismo. Non c'è tenerezza o amore perchè non esiste, malgrado la presenza di brani d'epoca rassicuranti che non centrano nulla con quello che si vede, creando un effetto ancora più straniante.