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IL SIGNOR DIAVOLO regia di Pupi Avati

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  07/02/2020 10:37:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Felice ritorno ad atmosfere rurali di matrice orrorofica per Pupi Avati, il quale delinea in modo eccellente una terribile storia di provincia in bilico tra crudo realismo e situazioni quasi kafkiane. Superstizione e credenze bigotte alimentano scenari da incubo figli di una laguna veneta dai toni cupi e opprimenti, restituiti da un lavoro fotografico assolutamente in linea con il grigiore morale di buona parte dei protagonisti. Questi, a volte vittime, più spesso carnefici, sono educati ed asserviti alla paura dell'ignoto simboleggiata dalla diversità, vista come fonte di peccato. Efficace la descrizione del contesto sociale (siamo negli anni '50) in cui politica ma soprattutto religione mostrano il loro lato più arrivista da una parte, più subdolo dall'altra. Chiara Caselli spicca in un cast abbastanza convincente, qualche interrogativo resta sulla logica narrativa, ma alla fine non infastidisce la necessità di autofornirsi qualche risposta.