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IL SIGNOR DIAVOLO regia di Pupi Avati

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tarr97     7½ / 10  21/09/2019 12:15:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dopo 43 anni Avati ritorna a Comacchio a girare un gotico dalle forme più' rurali.
simo nel 1952 il giovane funzionario del minstero della giustizia di Roma Furio Momentè viene inviato a Venezia per cercare di far calmare le acque a causa di un omicidio avvenuto in veneto che potrebbe compromettere le elezione della DC. Furio sul treno leggendo il verbale verrà a conoscenza della storia di Carlo giovane omicida
che a ucciso Emilio suo coetaneo convito che fosse il demonio, la ricca madre di Emilio molto temuta nega che Emilio fosse indemoniato e che era in realtà epilettico
dando quindi la colpa a i religiosi del paese. tuttavia rimagono ancora molti punti oscuri. come le voci che dicono che Emilio abbia ucciso la sorellina neonata nella culla o la mancata autopsia sul corpo di Emilio e la sparizione della sua denatura spaventosa. Furio sempre più' coinvolto in questa faccenda comincerà a indagare da solo in luogo dove superstizione e realtà si mescolano, tutti i personaggi che incontra sembrano che vogliano nascondergli qualcosa. Furio una volta arrivato a Lio Piccolo incontrerà la cupa figura del sacrestano che confessa che Emilio ha davvero ucciso la sorellina e che il corpo è stato occultato nella cripta della chiesa. dove Gino (il sacrestano) diceva di non entrare perché secondo lui il demonio era intrappolato li dentro, Furio si cala con una scala trova il corpo decomposto della piccola ma una volta che cerca di ritornare in superficie il sacrestano tira via la scala e lo chiude dentro, prima che la botola venga chiusa del tutto Furio alle spalle di Gino nota Carlo che sorride malignamente con la dentatura simile a quella di Emilio, probabilmente quando Carlo ha ucciso Emilio a colpi di fionda, e Emilio in agonia a supplicato di coprirlo perché aveva freddo il demonio si è trasferito dal corpo moribondo di Emilio a quello sano di Carlo che avendo ucciso e dato in pasto l'ostia al verro ora il suo corpo è pronto ad avere dentro l' estremo male. che dire davvero molto inquietante questo ultimo horror di Avati. ti lascia con una angoscia che non provavo da parecchio vedendo un horror. questo film insieme ad un altro bel horror made in italy "the nest il nido"
sono in grado di inquietare, spaventare e avere tematiche più' interessanti di molti film horror commerciali come annabelle ecc. Avati a differenza di Argento dimostra che anche ad 80 anni riesce a girare bene e saper ancora inquietare.
lo stile del film a risulta piu' simile alla casa dalle finestre che ridono, la differenza sta in una fotografia fatta col chiaroscuro che mi ha ricordato molto le pellicole di Jaume Balaguero'. e nella violenza qui molto più' esplicita. tra le tematiche che ci ho visto ne ho notata una molto simile ad una scritta di Baudelaire :" Il più bel trucco del Diavolo sta nel convincerci che non esiste" la gente del villaggio che sapeva che Emilio aveva qualcosa di demoniaco occulta tutte le varie prove per nascondere il male ovvero il demonio, abbiamo la tematica della solitudine di Furio Momentè che continua a telefonare ad un infermiera dell manicomio dove è rinchiuso suo padre per poter avere una donna con cui stare, abbiamo l' infanzia violenta di Furio con il padre che lo rinchiudeva in una stanza buia molto simile al crudele finale che Furio subirà. ora Avati a come progetto l' idea di fare un film su Dante, faccio un buon in bocca al lupo ad Avati per questo interessante progetto che ricorda vagamente il giovane favoloso di Martone.
sognatore  07/12/2019 18:14:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è uno spoiler a 360 gradi. Io ho già visto il film, ma non l'avessi fatto ti avrei mandato qualche accidente.