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IL SIGNOR DIAVOLO regia di Pupi Avati

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  25/08/2019 00:21:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A parte il formalismo di certi dialoghi, il film è quasi perfetto. Affascinante fin dall'Ambientazione, che poi è la mia amata laguna di Venezia. Quando si libera dal manierismo nostalgico di molti suoi film Avati è inimitabile, e questo è un film Avatiano al cento per cento. Sembra la prosecuzione de "La casa dalle finestre che ridono" per intenderci, sia per gli interpreti (Capolicchio e Cavina, un poco redivivi) che per l'epilogo finale. Forse qua è là alberga un certo rigore narrativo e visivo alla Bellocchio, ma è un film di Avati e si vede. Una giostra di personaggi credibili, con la Caselli che sembra un incrocio tra Laura Betti e Caterina Boratto, e diversi caratteristi di prestigio. Un paio di sequenze agghiaccianti - una di esse sarebbe piaciuta a Peter Greenaway - e una gran bella sceneggiatura, un gran guignol maneggiato dal veterano Stivaletti ma soprattutto una forte inquietudine empatica. Mi ha ricordato che anch'io ho avuto problemi con l'ostia (?!) e che il mio parroco si chiamava proprio Don Gino. In fondo il nuovo Avati raccoglie le redini del Cinema di genere nobilitandolo con una vena gotica moderna ma assai autoriale
rinuzeronte  31/08/2019 11:37:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, quale sequenza intendi sarebbe piaciuta a Greenaway?