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PARASITE (2019) regia di Joon-Ho Bong

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Light-Alex     7 / 10  19/01/2020 10:20:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che mixa una parte iniziale di commedia che fa sorridere, una parte centrale in cui vira verso una sorta di thriller mantenendo una buona dose di black humor, fino a un finale con alcune note di splatter e di dramma.

C'è forse una fase iniziale in cui un po' si patteggia per la famiglia dei poveri, perché risultano simpatici nel loro folle tentativo di appiccicarsi alla vita della famiglia ricca e anche perché la regia pone in loro il punto di vista principale. Ma alla lunga viene a galle come non esistano personaggi positivi, bensì sono tutti negativi. I poveri sono in effetti truffatori, che non sanno fare nulla e riescono a farsi dare soldi non avendo particolari competenze. E quelle piccole abilità che mostrano di avere non le fanno fruttare in modo onesto. Il padre si lamenta dell'assenza di lavoro in Korea, però poi veniamo a sapere che il figlio ha già provato quattro volte il test d'ingresso all'università fallendo, la figlia è sciatta e fuma in posti dove non si potrebbe, anche lavori semplici come chiudere scatole di cartone lo fanno male, l'unico impegno sembrano mettere in come approfittare delle altre persone. I ricchi sono gentili e solari in facciata (non ricchi e gentili ma gentili perché ricchi, parafrasando una battuta del film) ma sotto non hanno alcuna empatia o umanità nei confronti dei loro sottoposti. Sono personaggi negativi anche la 1° governante, che inizialmente sembra una vittima del raggiro ma poi si scopre essere una disonesta anche lei e il marito. E' negativo anche l'amico del protagonista (che si vede solo nei primi 3minuti e poi scompare) in quanto è il primo a proporre la truffa.

In questa ottica in cui nessun personaggio è positivo, più che tematica della lotta di classe, direi che il vero tema principale è il parassitismo sociale, come del resto esprime chiaramente il titolo.

In ogni caso, ripeto un film originale nel suo mix di generi, surreale in larga parte, riesce a sorprendere nei capovolgimenti di tono e nei colpi di scena, nella prima parte è molto ironico e riesce a tenere alta la suspense perché si sente come la situazione può crollare da un momento all'altro (specie dopo la scoperta del bunker). Nella parte finale non sono riuscito a sentire troppo la drammaticità, forse perché si fatica ad empatizzare con la famiglia povera, e non ho sentito la grossa profondità di messaggio che leggo da molti. Insomma un grande gioco di cinema, gestito da un'ottima regia, ma che resta un po' superficiale.