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JOKER regia di Todd Phillips

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Attila 2     7 / 10  23/10/2019 11:08:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo subito che se non danno l'Oscar come miglior attore protagonista a Phoenix,sarebbe un vero scandalo Un'interpretazione incredibile,con la quale riesce a farti entrare in simbiosi con il personaggio riesci a sentire il suo disagio e la sua rabbia,al punto da diventare fastidioso.Vivi i suoi omicidi e ti trovi quasi a giustificarli ,ocme una sorta di giustizia r di rivincita,arrivi a provare empatia,e prima pena e poi apprezzamento per l'evoluzione del suo personaggio.Cosa che non dovrebbe accadere visto quello che fa.Tutto grazie appunto alla capacita' recitativa di Phoenix.Ma levato questo direi che il film non e' un capolavoro.O meglio.Non e' quello che ci si aspettava.Perche' in questo film,non si parla realmente del Joker dei fumetti,si ci sono dei richiami come la presenza di Bruce Wayne bambino,che da grande diventera' Batman,c'e' ...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER il film si svolge a Gotham,citta' dove vive e si svolgono le avventura di Batman.Ma,come ha detto il regista in un'intervista,non e' la reale genesi del personaggio dei fumetti.Intanto il Joker non ha un nome nel fumetto, mentre qui viene raccontata la storia di Arthur Fleck,tanto che sempre in questa intervista Todd Phllips ha detto che il film si sarebbe potuto tranquillamente intitolare "Arthur" ma avrebbe attirato decisamente meno l'attenzione,e avrebbe anche fatto meno incassi.Poi,la versione "ufficiale" della genesi del Joker e' che e' caduto in un barile di scorie chimiche che gli hanno trasformato il viso con il suo eterno "sorriso",e qui non c'e' niente di tutto questo.Anzi non c'e' niente neanche di fumettistico o fantasioso.E la storia , drammatica,di un uomo con problemi psichici,che a forza ddi subire ingiustizie e soprusi,dalla vita , trova la sua vendetta e redenzione nella violenza ma chi si aspetta di vedere cose inerenti al fumetto rimarra' deluso.Praticamente a me sembra un racconto spietato e cinico della realta' sociale del mondo d'oggi,dove i poveri,i deboli i diversi vengono praticamente isolati e sono costretti a vivere una vita al limite,e fa capire come,alla fine,puo' succedere un qualcosa che fa,oltrepassare questo limite portando alla pazzia,non giustificandola,ma raccontandola quasi come una normale conseguenza della situazione.Tanto che dopo l'uccisione dei tre "ricchi" in metropolitana,il pagliaccio diventa il simbolo della rivolta dei disagiati di Gotham che lo eleggono a loro eroe,per avere quello che gli spetta dalla societa' che li ha sempre emarginati.Tutti si mettono la maschera da clown,un po' come avviene in "V per Vendetta" dove il protagonista che cerca,principalmente una vendetta personale,diventa il simbolo della rivolta del popolo contro il governo e tutti si mettono la sua maschera di Guy Fawkes.Anche qui,Arthur Fleck fa i primi tre omicidi per "vendetta" personale,e non per un'idea politica,sono gli altri che ci danno questa connotazione.E quando lui vede che per una volta non fa parte della minoranza ,ma la maggioranza e' dalla sua parte,si gode il momento,la sua vittoria,il suo,finalmente,sentirsi accettato.Ma tutto questo non fa di lui il Joker,al massimo possiamo parlare di un'ide,di un interpretazione,di una supposizione da parte di Phillips,diciamo la "sua versione" della genesi del personaggio,ma potrebbe essere benissimo che questo film voglia raccontare la storia drammatica di una persona normale che le situazioni della vita porta ad una trasformazione,e il Joker,e si potrebbe essere chiamato in qqualsiasi altro modo,sia la rappresentazione del "prodotto finale" , la sua pazzia.Un po' quello che succede in "Un giorno di Ordinaria follia",dove Michael Dogugla si trasforma , praticamente,in un Joker senza maschera.Quindi se si va a vedere il film con l'idea del villain di Alan Moore,nemico di Batman,ci si rimane male e si rischia di penalizzare un film,che ,privato di questa connotazione e' invece un film drammatico di grande spessore con,ripeto,una delle piu' grandi interpretazioni cinemastografiche della storia,quellla di Joaquin Phoenix.Alla fine , in praticva,il messaggio e' che tutte le persone sono potenzialmente dei "Joker" ,se portati all'estremo perche' tutti possono avere un "brutta giornata".