caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

JOKER regia di Todd Phillips

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Light-Alex     6½ / 10  17/10/2019 21:49:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avverto, ci sono alcuni spoiler.
Un buon film, molto pompato da pubblicità, premiato tanto e forse verrà ulteriormente premiato agli Oscar, sta avendo successo al botteghino… ma non parlerei di capolavoro.

Sarà che non amo particolarmente queste storie tipicamente e autoreferenzialmente americane… e questo è un film molto molto americano. E' il classico racconto di una classe povera che non potendo accedere alle cure mediche e psicologiche dei ricchi, finisce per peggiorare sempre di più la sua situazione. Il classico racconto di una classe borghese ricca, repubblicana che si pone come leader politica dichiarandosi unica cura ai mali del paese, ovviamente perbenista e poi nascondendo sotto sotto i suoi misfatti. Il classico racconto di una città dove la povertà è palpabile, dove si accede facilmente alle armi, dove i servizi igienici sanitari base latitano. Il classico racconto di un popolo che si muove come massa, seguendo questi grandi movimenti anonimi e diventando parti senza personalità di un corpo alla cui testa non si sa chi ci sia.
Una storia così tipicamente americana che io da cittadino italiano ed europeo sento sempre un po' di distacco quando mi viene raccontata.
Talmente è vicina ai cliché americani questa pellicola, che in fondo anche il titolo Joker pare un po' pretestuoso. Poteva benissimo essere il racconto della biografia di uno dei tanti artefici delle stragi nelle scuole o nei cinema statunitensi. La storia in fondo è proprio quella: da un profondo disagio sociale e mentale non ascoltato, nasce il mostro che compie la strage.
Il film invece di avere il nome e cognome di un killer ha il nome di Joker, potendo prendere in prestito l'aura di fascino di questo villain storico, potendo prendere in prestito le movenze, la maschera, e anche parliamoci chiaro il pubblico. Chi si sarebbe sorbito 2h su un anonimo assassino? Joker ha molto più appeal.
Comunque il film rimane un buon prodotto, ma non da osannare. La morale è giusta e sana direi, fa riflettere sullo stigma sociale dei malati mentali e su come il male può nascere da ignorare un grido di aiuto di chi non ce la può fare da solo. E' un film politico anche, seppur in maniera molto blanda, nella critica al sistema sanitario nazionale che lascia indietro i più poveri e che è sempre quello che va incontro a tagli di fondi.
Però non si scende con la dovuta profondità in nessuna delle tematiche. La prima ora è un film potremmo dire autoriale e racconta la lenta caduta di un uomo malato, la seconda ora strizza l'occhio ai cinecomic con qualche scena violenta e l'esaltazione dell'icona di Joker. Ma il film resta un po' una via di mezzo tra questi due generi che a mio parere non fa centro in nessuno dei due intenti. Come cinecomic è troppo lento, non decolla mai. Come film autoriale, il dramma della malattia mentale richiedeva una profondità molto maggiore.
Tra l'altro non mi è piaciuto per niente che una delle "morali" del film sia la frase di Joker "Il problema delle malattie mentali è che gli altri si aspettano che tu ti comporti come se non le avessi". Peccato che la regia scelga di farci leggere, badate bene leggere, questa frase nel diario di Joker. Questa come molti altri pensieri. E questo è un errore pesantissimo. Non ci prova nemmeno a raccontare questo concetto con una scena o un dialogo. Ce lo spiattella lì bello scritto a prova di idiota, come a dire "è chiaro che voglio dire questo?". Bhe sì così è chiaro, ma è la morte del cinema che dovrebbe farti arrivare ad un pensiero servendosi delle immagini e del suono. La lettura lasciamola ai libri.
In fondo è un film pop, che sfrutta una icona nota a tutto il mondo raccontandola da una prospettiva diversa dal solito (ma anche qui parlare del passato dei villain che in qualche modo "giustifica" la loro malvagità non è nemmeno operazione così originale, basti pensare a Magneto negli XMen o anche banalmente a Maleficent).
Phoenix da una enorme mano alla riuscita del film. Probabilmente andrà incontro all'Oscar se non si vede di meglio, anche perché all'Oscar vanno pazzi per queste trasfigurazioni fisiche, ed in particolare a questi dimagrimenti estremi (anche questa storia della necessità di abbrutirsi sta diventando un cliché degli Oscar, vedi Di Caprio in Revenant, Jared Letho in Dallas Buyer Club, Eddie Redmayne nella Teoria del Tutto). La sua risata disturbante diventerà un altro pezzetto dell'icona di Joker, peccato che nel film la si usi tipo una 20ina di volte. Del genere quando non si sapeva bene cosa metterci, la risata ci stava sempre bene. Le prime 5 volte dici, "Cavolo da brividi Phoenix", alla decima dici "Ok è chiaro, mi vuoi raccontare altro di Joker o sai usare solo la risata per parlarmi della sua malattia?". Ci sono anche scene visivamente molto belle, su tutte la scalinata con il ballo di Joker (peccato averla spoilerata un po' troppo nei trailer).