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WAITING FOR THE BARBARIANS regia di Ciro Guerra

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The Gaunt     7½ / 10  02/10/2019 20:48:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In Waiting for the barbarians c'è un contesto atemporale che non può non ricordare Il deserto dei Tartari di Zurlini. Ma se in questo film era presente l'angoscia dell'attesa, nel film di Guerra è tangibile un clima di paranoia crescente, che il magistrato del posto cerca di arginare con le armi del buon senso e della pacifica convivenza, sorretto da un forte senso morale, assente nei militari che giungono dalla capitale. In fondo chi sono i barbari? Popolazioni locali da sfrutture per il bene dell'Impero, nemici esterni da distruggere e sterminare oppure i barbari sono quegli stessi militari che, una volta spodestato il magistrato dalle sue funzioni, instaurano un clima di terrore nell'avamposto.
In Waiting for the barbarians ci sono aspetti del colonialismo occidentale nei cosidetti paesi del terzo mondo. La loro diversità è una bruttura da annientare perchè non conforme al pensiero dominante determinato dal potere centrale. Un pensiero che corrompe ed istiga a sua volta la violenza. Molto bravi gli attori: da un Rylance, unico personaggio dotato di raziocinio in un contesto che deiventerà sempre più disumano, ad un Depp tirato a lucido e presenza maligna e crudele che alimenterà con le sue azioni una paranoia sempre più incontrollabile.