Goldust 5½ / 10 10/01/2021 21:06:11 » Rispondi A parte rare eccezioni, a me i film di James Gray sembrano purtroppo avere sempre le medesime caratteristiche: grande cura formale della messa in scena, personaggi quasi sempre poco interessanti se non irrisolti, una noia di fondo che prima o poi prende il sopravvento sul racconto. In "Ad astra" il regista prova a cercar fortuna nel campo della fantascienza classica sul quale edifica la spasmodica ricerca personale di un figlio che brama risposte da un padre che l'ha abbandonato ma il gioco regge solo un'ora prima di avvitarsi su se stesso e diventare monotono; con buona pace di un Brad Pitt che non può certo fare miracoli in un ruolo così monodimensionale.