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40 ANNI VERGINE regia di Judd Apatow

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Cheeky Boy     3½ / 10  15/08/2006 12:45:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
40 Anni Vergine
Ormai è da anni che questo ormai"genere"cinematografico americano è in espansione.Quella sorta di teen-movie casereccio
che racconta storie di adolescenti incalliti col sesso e le loro tempeste ormonali,ricordiamo il vecchio"Porkys"oppure il riuscito"American Pie"e il singolo"Maial College".Questa volta il regista quasi esordiente Judd Apatow dà un tocco di originalità a quella che è lo scontro dell'età fra i personaggi.Se solitamente si parla di diciottenni,adesso si parla di quarantenni in preda ai loro problemi.
Andy Stitzer è un uomo apparentemente normale che lavora in un negozio di elettronica.Vive da solo,è appassionato di collezionismo,dipinge,fa ginnastica in casa,gioca ai video-game e usa la bicicletta per spostarsi da casa a lavoro.
E'un uomo solitamente chiuso,solitario e che non ha mai avuto relazioni e rapporti sessuali con l'altro sesso.
Dopo varie avventure piuttosto grottesche da adolescente,Andy ha deciso di fermare i contatti con il mondo femminile.
I suoi amici che lavorano con lui,dopo aver scoperto il suo temibile segreto della verginità,decidono di aiutarlo con dei consigli piuttosto superflui e oggettivamente"maschilistici".
I loro sforzi porteranno a ben pochi frutti da raccogliere,fin quando Andy conosce Trish,una donna divorziata con tre figli che lavora nel marketing di Ebay(c'era bisogno di pubblicizzarlo?).Dopo varie avventure distorte e riuscite male,la favoletta"casta"si conclude con un dolce lieto fine.
Oltre al fatto che ci troviamo a guardare un affronto generazionale completamente diverso,i canoni della solita commedia americana non mancano e soprattutto mancano di originalità vera e propria.
I critici statunitensi l'hanno definito il miglior prodotto comico-demenziale dopo"Tutti pazzi per Mary(sicuramente migliore di questo),la comicità raffinata non manca ma riesce a sprazzi a far sorridere a denti stretti lo spettatore.La volgarità non è gratuita ma è alquanto assente,sicuramente ben lontana dalle commedie anni 50 e 60 che sono state prodotte in passato.
La brillantezza è sicuramente presente in ogni modo,ma il film non decolla,non diverte e soprattutto stanca solo dopo i primi trenta minuti dalla visione.
"40 Anni Vergine"è l'esempio della valorizzazione del"buonismo",dello specchio dell'intelletto e dei sani principi da seguire.
Tutti modi efficaci per far annoiare lo spettatore con una sceneggiatura distorta e amorevole come la"Bibbia".Lunghi dialoghi,a volte incomprensibili,talvolta anche ripetitivi.
I canoni del"made in Usa"sicuramente riemergono dopo le ridicolizzazioni di personaggi stereotipati e di valori troppo"moralistici"come la forza della castità che prevale sull'importanza dell'amore fisico,l'amicizia che prende il posto di un fondamento amorevole,i corretti valori della vita che vanno perseguiti anche ai giorni nostri(come accade con la figlia di Trish ansiosa di crescere).
Una trovata sicuramente interessante della regia ma che poteva essere sviluppato con più originalità,meno americanate
canoniche e un pizzico in più di realismo che non guasterebbe il film.
Ancora più spregevole e assurdo il finale.Capisco il lieto fine sicuramente proposto ma la canzoncina alquanto"casta"e"pura"che Andy canta nel finalissimo è sicuramente una trovata poco intelligente.
"Let the Sunshine"cantata come se fosse"Jesus Christ Superstar".Non consigliato.