caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

EDISON CITY regia di David J. Burke

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento balzac20     1 / 10  14/11/2005 19:02:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE...NON LEGGERE SE NON LO AVETE ANCORA VISTO


E' difficile credere che il regista non abbia profuso copiose dosi di impegno nel dirigere questo film.
Perchè un film brutto è un caso.
Un film molto brutto è una scelta.

Potrei ipotizzare che quando a Morgan Freeman non sono capaci di offrire un ruolo da presidente o da generale si dimentichi il suo nome e non voglia più leggere sceneggiature.
Kevin Spacey magari aveva avuto una notte brutta in bagno e quando ha trovato il copione fuori dal ce**o ha detto:"oh cielo, meglio questo di un'altra seduta".
Giustino lago di legno o nella foresta invece sperava di emulare la carriera di Geilo.

Quali che siano le componenti in ogni caso il risultato non cambia.

La stragnocca che vuole far sesso con il cantante (cantante?) in prestito al cinema urta la sua sensibilità.
"oh no, non capisci...pensavo che essere licenziato fosse il peggio della giornata..ma tu che me la vuoi dare a tutti i costi...PROPRIO NON LO SOPPORTO".
(non è un film italiano, sappiamo che negli stati uniti hanno reso i licenziamenti così facili solo per poterli trasporre realisticamente sul grande schermo..ma questo viene licenziato e disserta sul POLLO RUSPANTE la sera stessa)

Justin chiede a Morgan riferendosi a delle foto: Le ha fatte in Cambogia?
Risposta: Si chiamava CamBugia-

Devo aggiungere altro?


Morgan quasi nella stessa sequenza riesce a sintetizzare il succo del discorso..
parlando a Giustino afferma:
Lo vuoi fare per la passera...
Io non LA METTEREI così.

In tutto questo bisogna anche godersi l'aspetto del direttore di giornale una volta combattivo (ha vinto il pulizzzer) (vedere le foto della CamBugia) ma adesso ridotto a scolarsi whisky e a ballare a ritmo di pietre rotolanti.
Che d'improvviso vede la stessa talentuosa scintilla in un giovane bianco, forse un pò acerbo, ma dallo spirito combattivo.
E, udite udite, dopo aver letto le sue poche righe, averlo licenziato, riaccolto a casa sua, gli consiglia, per scrivere un buon articolo, chessò di ..NON CHIEDERE SOLO ALLA POLIZIA, di fare qualche domanda, di interrogare l'imputato, parlare con la mamma...

Insomma..cerca di motivare la sua presenza nella scenggiatura.


Qualche minuto dopo Gisutino piedi di piombo dice al carcerato che la povera mamma è più di là che di qua.
Il nero s****to ma buono risponde cadendo dalle nuvole:
MIA MADRE E' UN VEGETALE?
Giustino: mi spiace.

Ora escludendo l'interessante notizia che ci dice che possiamo mettere la parola MAMMA sotto la categoria piante quando giochiamo al gioco "piante che cominciano con M" ci resta comunque la sconfortante sensazione di ..come dire...
presa per il cu*o.

Sicuramente ci sono momenti peggiori:

Giustino scioccato dalle rivelazione dell'uomo nero a sua volta scioccato dallo stato della mamma rivela a un poco scioccato Direttore che UDITE UDITE..i poliziotti sono tutti assassini.
Lo ribadisce più volte nell'arco del dialogo.
E il direttore flemmatico gli dice che deve informarsi anche presso il sistema prima di fare simili affermazioni.
Ma va?

(una delle scene tagliate nel dvd extra-ultra-edition che uscirà tra 9 giorni sarà quella del direttore che dice a Giustino come andare in bagno, perchè sembra che senza un qualunque ordine in questo film Giustino non muova una foglia)



Tutto questo è successo nella prima mezz'ora.
Quella più bella.

Dare 1 a questo film è comunque sopravvalutarlo di un punto.