caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

OGNI COSA E' ILLUMINATA regia di Liev Schreiber

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Estonia     7½ / 10  18/01/2010 13:10:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La memoria del passato ha la funzione essenziale di illuminare la via da percorrere nel presente e nel futuro, per non ripetere errori e orrori sepolti nell’oscurità della rimozione collettiva. Un viaggio surreale alla ricerca di un fantomatico villaggio di cui pochi ricordano le tracce (poiché distrutto dalla follia devastatrice del nazismo negli anni della seconda guerra mondiale) unisce un trio di personaggi inconsueti (un ebreo americano stralunato, un ragazzo ucraino e suo nonno). La prima parte del film, ironicamente paradossale, lascia il posto a un secondo tempo più drammatico e riflessivo, senza però mutarne i delicati equilibri emozionali e l’originale dinamica.
Una sorta di meticoloso collezionismo finisce per unire due mondi all’apparenza lontanissimi tra loro: quello del ragazzo alla ricerca delle sue radici e quello dell’anziana donna che queste radici vuole mantenere vive e intatte per chi vorrà ancora voltarsi indietro. Scatole polverose ricolme di oggetti ormai inutili ma significativi, e bustine di plastica che sembrano gli involucri sterili usati dai detective. L’importanza della memoria passa anche da qui, da questi scambi di cose appartenute ad altri in un’altra vita, da queste reciproche rivelazioni su legami e vissuti interpersonali, da questo incontro tra culture diverse da cui inevitabilmente si esce arricchiti di valori nuovi ma profondamente autentici.