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OGNI COSA E' ILLUMINATA regia di Liev Schreiber

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Beefheart     6½ / 10  18/06/2007 18:02:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Road-movie ambientato nelle desolate lande ucraine, meno toccante di quanto dovrebbe e sin troppo poetico. Il giovane Jonathan, americano ebreo, si mette in viaggio attreverso la terra delle sue origini con l'appoggio di una bizzarra coppia di Odessa, Alex e suo nonno, che, di lavoro, accompagnano gli stranieri, nella fattispecie ebrei, alla ricerca di cose, persone o ricordi, nelle località più remote del paese. La sua missione è di accumulare oggetti e testimonianze che gli permettano di conoscere e non dimenticare le persone ed i fatti che l'hanno preceduto ed, in qualche modo, portato all'esistenza. Durante il viaggio, non convenzionale, i tre hanno modo di conoscersi, confrontarsi e, soprattutto, fare i conti col passato e la storia. Trattando la tragicità delle persecuzioni, dai russi prima e dai tedeschi poi, subite dagli ebrei, è normale attendersi passaggi drammatici, fortemente anche, ma, possibilmente, non in maniera così melensa e seriosa; contrastante per altro con il taglio ironico e grottesco, felicemente azzeccato, evidente in vari tratti del film. Esilarante ad esempio il linguaggio amorfo (buono il doppiaggio), frutto di un'improbabile miscelanza slang tra ucraino e inglese, con il quale Alex si rivolge a Jonathan e, come voce narrante, al pubblico. Discreta l'interpretazione. Ottima la fotografia.