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GANGS OF NEW YORK regia di Martin Scorsese

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JOKER1926     5 / 10  04/06/2014 23:55:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una cosa che contraddistingue una regia è lo stile che dona ai suoi film, Martin Scorsese è un cineasta che ha goduto, fortunatamente, sempre di grossi elogi per questa esclusività. Diciamo che Scorsese è stato bravo a cambiare, ma forse è difficile affibbiarli solennemente il titolo di coerenza di anticonvenzionalità.
Vorrebbe a tutti i costi "Gangs of New York" essere esclusivo e quindi unico. Il film tratta argomenti importanti, siamo in un gangster ma l'epoca è quella dell' 800, generalmente le produzioni di massa parlano più della mafia che delle bande, ossia le gangs…

Se la trattazione con Scorsese sembrerebbe interessante questa volta a venire meno è tutto ciò che ha a che fare con la costruzione e i modi del film, in pratica il plot e tutti gli sviluppi, in linea di massima, sono buoni ma "Gangs of New York" schianta se stesso in un circuito nero.
Non convince la durata del film, tutto ciò che dura tanto tende a stancare, da questa osservazione si salva qualche colosso come "C'era una volta in America", quindi di cosa parliamo?
Innervosisce la prolissità e il barocco della scena, personaggi e cose troppo fuori contesto, troppe esaltazioni e il film non può non cadere in una vera (voluta e non voluta) parodia.
Insieme alla prolissità si aggiunge anche una incontrastata e certa lentezza che alle volte sposa il sinonimo di metodicità. Arrivati ad un punto gli episodi sono veramente tutti uguali e quasi senza (ormai) senso; nella produzione di Martin Scorsese andrebbero tagliate numerosissime parti, eccessive ed improbabili.

Secondo il nostro pensiero critico un film poi dovrebbe sposare una natura, o meglio, appartenere ad un qualcosa. "Gangs of New York" non si può definire drammatico, ha troppe cose di balordo e di esagerato per essere triste. Ha troppa carneficina per essere un semplice prodotto di intrattenimento. Può essere definito una specie di Western con una impotenza (quasi) di saper essere serio e di interessare. Anche il più agguerrito tifoso del regista arriverà alla fine con un po' di stanchezza. Il critico peggio ancora.