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ANIARA regia di Pella Kagerman, Hugo Lilja

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  10/04/2020 10:57:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L' astronave "Aniara", praticamente un enorme centro commerciale dove tra negozi e svaghi non manca nulla, è in viaggio verso Marte. La missione consiste nel raggiungere il pianeta rosso portando in salvo un nutrito gruppo di esseri mani in fuga dalla Terra morente. Un incidente però devia la rotta costringendo all' oblio spaziale equipaggio e passeggeri.
Film svedese dal potenziale enorme (tratto dall' omonimo poema pubblicato nel 1956 firmato da Harry Martinson), tenta con discreto successo di illustrare come nel corso dei secoli la natura umana resti immutata, schiava dei propri errori regolarmente ignoranti e reiterati in una sorta di loop nocivo ed infinito. In questa demolizione etica e morale, dove le più ovvie norme comportamentali diventano dittatura e i più deboli sono mortificati al ruolo di materiale da sfruttare, prendono piede nuovi culti insensati mentre l' egoismo domina.
In tutto ciò c'è chi con pervicacia si aggrappa a quel barlume di umanità sopravvissuto ai nefasti eventi, come la brava Emelie Jonsson, addetta al Mima, un' intelligenza artificiale in grado di suscitare ricordi gradevoli per lo più legati al contatto con la natura incontaminata. Purtroppo anche Mima non reggerà al malessere umano e i passeggeri cominceranno una strenua lotta per la sopravvivenza nella speranza di un miracoloso salvataggio.
Si sente l' assenza di un budget più cospicuo e lo sviluppo di alcuni caratteri è qua e là fin troppo stereotipato, tuttavia il lavoro del duo Kagerman/Lilja funziona bene, regalandoci un incubo claustrofobico che induce alla riflessione sulla nostra reale identità.