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TOY STORY 4 regia di Josh Cooley

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Prof     7 / 10  28/06/2019 22:03:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Francamente mi sento piuttosto perplesso in relazione alle cautele dei precedenti (re)censori, poiché ci sono due frasi, sparse nel film, che da sole ne giustificano la caratura.
Poiché le citerò quali disiecta membra, e soprattutto senza lasciar minimamente trapelare i relativi contesti, mi sento di poterle riportare integralmente, senza che ciò rappresenti il minimo problema per i prossimi spettatori.
La prima è la seguente: quale soddisfazione più grande, per un genitore, che trovarsi di fronte un figlio? E non solo, ma "vederlo crescere, giorno dopo giorno".
Parrà quanto di più scontato possa esserci al mondo. Eppure non è così, poiché i genitori, effettivamente, sono delle creature privilegiate. I figli rappresentano, in uno, il presente, il passato e il futuro, ma in una prospettiva dinamica, non statica, quindi in perpetua evoluzione. La vita è meravigliosa, se nulla o nessuno le cospira contro. Per questo va vissuta ed incrementata con tutte le energie, e simili pellicole, con delicatezza quasi sbarazzina, lo suggeriscono.
La seconda è l'arcinota coppia verbale "affinità elettive", già titolo di una celebre pellicola: questo splendido nesso compare, infatti, sia nel primo che nel secondo tempo, a realizzare un richiamo voluto, anzi particolarmente ricercato.
Non si può ignorare che si tratta, di fatto, del fulcro della prosecuzione della nostra esistenza: vivere in armonia, infatti, è possibile solo se ci si sente compresi e desiderati, dunque non solo accettati, ma coinvolti e addirittura gratificati, il che non sempre è semplice né, tanto meno, scontato.
Già questi due moniti perpetui rendono consigliabile la visione del film. Se, poi, lo si giudicherà un po' stantio, o se non altro poco originale, la novità di trama e intreccio ormai è un puro adynaton. E non potrebbe essere altrimenti, con i plurimi secoli di produzione che ci precedono, grafica, artistica, pittorica, scultorea, letteraria, musicale ed anche semplicemente visiva…