The Gaunt 6½ / 10 18/08/2019 22:11:14 » Rispondi Come operazione è piuttosto interessante, specialmente nella sua parte iniziale, dove le immagini invecchiate, che probabilmente richiamano alla decomposizione stessa della fisicità di un corpo morto, rende Flesh if the void abbastanza inquietante. Questo processo di invecchiamento mi ha ricordato a sua volta i lavori di Guy Maddin. L'effetto è disturbante e straniante, come vedere un incubo grottesco (e forse, dico forse, il Begotten di Mehridge può essere un altro riferimento, anche se in questo caso meno criptico). A mio parere, tuttavia, nel momento in cui le immagini diventano relativamente più nitide e chiare, perdono molto del loro impatto visivo, che le numerose sequenze dissacratorie, persino blasfeme, perdono a loro volta efficacia. Non per tutti, di certo non per bimbominkia.