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IL TRADITORE (2019) regia di Marco Bellocchio

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Gabe 182     8½ / 10  16/01/2020 14:13:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Magnifico, era uno dei film che attendevo di più l'anno scorso, devo ammettere che il risultato è stato quasi al di sopra delle mie aspettative e seppur duri quasi 2 ore e mezza, non mi sono mai staccato dallo schermo, mi ha preso talmente tanto che non mi sono nemmeno reso conto del tempo che passava.
Il traditore racconta la biografia del pentito di Cosa Nostra Tommaso Buscetta, soprattutto da fine anni 70 in poi, attraverso la seconda guerra di mafia avvenuta tra la vecchia mafia e i Corleonesi di Riina, l'arresto e il pentimento di Buscetta, fino a toccare alcuni fatti di cronaca nera successi in quegli anni in Italia, dall'attentato a Falcone, all'omicidio del giornalista Pecorelli, tutto questo viene curato e diretto in maniera magistrale dal regista Bellocchio.
Bellissima la scena iniziale della festa di Santa Rosalia con l'effimera pace e tra i clan mafiosi in un ambiente barocco e decadente che sembra nascondere dietro l'apparenza la violenza di ciò che sta per accadere.
La storia si racconta senza tante spiegazioni e giri, si evidenzia con i fatti le poche alchimie di finzione e una ripresa ferma, piatta e intensa. La storia del maxi-processo resta dietro di noi con voci, fumi, spari, confronti, tensioni, politica e saturazioni ancora da schiodare, siluri ancora da scoprire e misteri sempre in coma. E tutto il cerchio "mafioso" che è in scena è un brivido, un culmine e una chiosa volgare del 'nostro paese'.
Bellissimo il montaggio e le sequenze dove avvengono gli omicidi, di forte impatto emotivo. Infine, una nota meritevole anche alle musiche di Nicola Piovani che alimentano la pellicola.
Per la parte attori, Favino mi ha sorpreso tantissimo, molte interpretazioni dell'attore non mi sono piaciute, perchè in realtà i film visti con l'attore mi sono piaciuti, ma le interpretazioni un po' meno( per esempio Romanzo criminale il film nella parte del Libanese), ma qui regge con grande fermezza per l'intero film la parte del pentito Buscetta.
Ottimo anche il resto del cast, su di tutti un ottimo Luigi Lo Cascio nei panni di Salvatore Contorno.
Il film di Bellocchio diventa specchio greve e amorfo di una società che ancora è addormentata sulle stragi irrisolte. E si deve dire che ha qualcosa di forte interiormente nel raccontare epiloghi, morti e tragedie in un susseguirsi teatrale di grande impatto.
Per concludere, mi sento di dire che il Traditore può entrare senza problemi tra le migliori pellicole italiane di tutti i tempi.