Arkantos 7 / 10 27/04/2019 12:20:00 » Rispondi Finalmente ho visto pure sta serie, che si è imposta piuttosto velocemente nella cultura pop grazie alla sua natura eccentrica. Lo ammetto, è una serie che mi ha divertito tantissimo, ma al tempo stesso la considero tremendamente sopravalutata, nulla, a mio parere, potrà superare in stranezza, tamarraggine e bellezza quel piccolo capolavoro di FLCL (almeno la prima stagione, i sequel non li ho ancora visti); devo però ammettere, d'altro canto, che parodizza non solo il fanservice in generale, ma pure i generi delle "maghette" e gli shonen, generi che raramente mi sono andati a genio. Parlando dei difetti, la serie soffre di uno sviluppo dal ritmo singhiozzante, roba che la prima parte è pregna di puntate autoconclusive per poi partire a cannone con colpi di scena a manetta e sviluppi velocissimi nella seconda. Altra caratteristica particolare che molti, non io, potranno considerare odiosa sono i disegni, spesso abbozzati, dalle animazioni scattose e con uso smodato di fermi immagine e ricicli, insomma, in pieno stile Gainax; normalmente non è mai stato un aspetto che mi dia fastidio e sinceramente qua lo considero ben contestualizzato perché sfanc.ula una peculiarità dei generi citati prima, ma posso capire se a quelli con occhio più sopraffino venga un embolo; semmai, anche se so bene che pure ciò serviva per ironizzare ed è in parte giustificato nella storia, non ho apprezzato il reiterato espediente alla Dragon Ball dove i personaggi diventano man mano sempre più forti inventando nuove mosse sul momento.
Parlando dei pregi, è una serie che, eccetto la 25° puntata abbastanza superflua, riesce a divertire, vanta ottimi combattimenti, molto adrenalinici anche grazie alla regia ipercinetica (a proposito, anche guardandolo su un sito streaming legale, la qualità spesso andrà a farsi fott.ere mostrando pixelloni a manetta), i personaggi sono carismatici, in particolare Satsuki, fredda e calcolatrice, e HARIME NUI, finalmente ho trovato un personaggio odioso quanto Jessie Pinkman!!!... Solo che lì il regista ti costringeva a amarlo, Nui è scritta apposta per essere odiata; nota di merito va anche per il leader di Osaka, Senketsu, ai vari generali dell'istituto Honnoji e a Ragyo, che pare la fusione tra Crudelia Demon e la Sharon Stone di Catwoman. Ho apprezzato molto…
… anche il legame che si forma tra gli esseri umani e vestiti, formando gli upgrade più disparati, anche se c'è il rischio di essere risucchiati dal loro potere.
Parlando di sceneggiatura, a dispetto di qualche incomprensione (tipo quando Satsuki ruba tutti i pezzi di Senketsu tranne uno) e il suo essere al servizio di una tamarrata, riesce a concedersi anche dei messaggi non banali come la settima puntata, che fa notare come il valore della famiglia sia al di sopra di qualsiasi lusso, oppure il conflitto interiore che ha Matoi quando scopre di essere fatta di biofibre.
Ah, aggiungo una nota a margine: fortuna che del sesso me ne frega assai poco, ma quando Ragyo (rainbow hair bitchies!) palpa il corpo nudo di Satsuki è più sensuale di una qualsiasi scena porno che mi han costretto a vedere gli amici, quasi quasi temevo che il parroco arrivasse sotto casa mia a darmi la scomunica (eeeh, è riuscito a bloccare la distribuzione di Chiamami Col Tuo Nome, fate un po' voi…), mentre i combattimenti con Nonon sono a dir poco epocali nell'utilizzare la musica classica.
Forse un po' troppo pompata dalla pubblicità, Kill La Kill merita comunque una visione grazie a idee intriganti, comparto visivo azzeccato per ciò che deve rappresentare, colonna sonora epica e intrattenimento.